Mancini vuole vincere Italia-Belgio e sul Pallone d’Oro: “Deve averlo Jorginho, se lo merita”
Roberto Mancini va controcorrente rispetto ai suoi avversari: se dal quartier generale del Belgio trapela poca soddisfazione nel dover tornare in campo per una partita considerata quantomeno superflua, il ct azzurro nel presentare Italia-Belgio carica l'ambiente con una serie di motivazioni che dovranno vedere una squadra ancora una volta votata al risultato. Anche perchè nel gruppo azzurro verso il Mondiale 2022 ci sono tutti e cinque i candidati al Pallone d'Oro 2021 che, però, deve vincerlo uno in particolare: "Jorginho".
Proprio partendo dalla lista stilata da France Football dei 30 giocatori in lizza per il titolo, in cui ci sono ben cinque giocatori italiani – Niccolò Barella, Leonardo Bonucci, Giorgio Chiellini, Gianluigi Donnarumma e Jorginho – il ct esalta la qualità del gruppo che ha a disposizione, anche per la gara di domani, la finale di consolazione di Nations League contro il Belgio, a Torino all'Allianz Stadium.
I cinque giocatori in lista per il Pallone d'Oro, sono lì non per merito mio ma per meriti loro. Il trofeo lo deve vincere Jorginho, ha vinto tutto, se lo merita. Mi parrebbe strano se avvenisse il contrario
Poi, la partita contro i Diavoli Rossi, che scenderanno a Torino fortemente rimaneggiati e con poche motivazioni. Ma Mancini non se ne cura e pensa a caricare l'ambiente azzurro, reduce da una sconfitta che brucia e che deve essere subito cancellata. I motivi per fare bene ce ne sono, al di là della posta in palio e il ct azzurro non fatica ad evidenziarli: "Una partita importante dal punto di vista del ranking perché il Belgio che è primo non avrà problemi per il sorteggio mondiale noi invece dobbiamo vincere. Poi sarà utile per i tanti giovani che sono nel gruppo e anche per iniziare a provare qualcosa di nuovo".
Qualcosa cambieremo in campo perché dobbiamo guardare anche alla condizione fisica dei nostri giocatori. Provare qualcuno di nuovo significa anche dare la possibilità di dimostrare il proprio valore nel momento in cui i titolari mancano
Insomma, Italia-Belgio non è un fastidio o un problema: "Sono orgoglioso di quest'Italia, l'altra sera c'erano i presupposti per perdere anche 4 o 5 a zero, ma c'è stata la reazione che mi è piaciuta. Siamo rimasti compatti, concentrati, abbiamo fatto gol. Abbiamo tanti giocatori che sono ancora giovani e possono giocare insieme per i prossimi cinque, sei anni. Abbiamo intrapreso una avventura bellissima".
Chi giocherà lo valuteremo domenica mattina. Anche Jorginho, dovremo capire in che condizioni fisiche sarà e avere rispetto. Raspadori? L'avrei messo a San Siro contro la Spagna ma poi siamo rimasti in 10. Tra i più giovani, avrà le sue occasioni, non carichiamolo di responsabilità