Mancini verso Italia-Inghilterra: “Nella mia lista c’è prima Pafundi e poi tutti gli altri”
Giovedì 23 e domenica 26 marzo la Nazionale torna in campo per le qualificazioni a Euro 2024. Dopo aver fallito quelle ai Mondiali in Qatar, la lunga camminata nel deserto per l'Italia di Roberto Mancini riparte da Inghilterra e Malta. Sono 30 i calciatori convocati con qualche novità, tra i presenti e gli assenti: l'attaccante oriundo del Tigre Mateo Retegui (argentino con cittadinanza italiana), il portiere del Lecce Wladimiro Falcone e il difensore del Torino Alessandro Buongiorno, Matteo Darmian dell'Inter (per la prima volta in azzurro con l'attuale ct dopo il naufragio con Ventura nel 2017) e Alessio Romagnoli della Lazio sono i nomi inseriti nella prima parte della lavagna, dietro ci sono quelli degli esclusi.
Eccezion fatta per gli infortunati Ciro Immobile, Alessandro Bastoni, Giacomo Raspadori e Guglielmo Vicario, a fare rumore sono state le mancate chiamate per altri due giocatori. In particolare per due che, complice gli acciacchi della punta della Lazio, potevano tornare comodi per il reparto offensivo. Si tratta di Nicolò Zaniolo (che al Galasataray sembra essere rinato dopo gli ultimi tempi burrascosi a Roma), Moise Kean (inciampato di nuovo per quel ‘rosso' di rabbia preso dopo 40″ a Roma), Nicolò Casale (centrale biancoceleste) e Mattia Zaccagni, tra i protagonisti della rimonta della Lazio di Sarri in campionato e – più ancora – nel derby giocato domenica. A completare la lista ci sono anche il difensore giallorosso, Gianluca Mancini, e il centrocampista della Juve, Manuel Locatelli.
Perché ‘Mancio' ha preferito non selezionarli nonostante l'importanza degli impegni? In conferenza stampa il commissario tecnico non dà una risposta chiara. "Casale è un giocatore che seguiamo come seguiamo i pochi italiani che ci sono – ha spiegato il ct in conferenza stampa -. Zaccagni? Non c'è alcuna motivazione in particolare. La porta della Nazionale è aperta a tutti e se continua così avrà altre opportunità per esserci".
E mette spazza via così il chiacchiericcio sul precedente dell'infortunio del laziale risalente a giugno scorso e che venne accolto dallo staff azzurro con stupore. "Zaniolo non è stato chiamato perché ha ripreso da poco e non è ancora al massimo della condizione, non ha ancora giocato partite intere – ha aggiunto Mancini -. Se fa bene al Galatasaray verrà chiamato e anche Kean speriamo possa migliorare ancora. Però è anche vero che il tempo passa e qui spero che possano capire che hanno grandi qualità e possono tornare utili alla Nazionale".
Prima convocazione in assoluto (e a sorpresa per tutti) per Retegui, con il quale Mancini spera di colmare le lacune nel reparti avanzato. "Lo seguivamo da tempo. Non pensavamo dicesse di sì invece ha dato da subito la disponibilità. La speranza è che possa essere importante". Quanto al rischio che si sfumi fino a scomparire il concetto di Nazionale, Mancini replica in maniera secca: "Tutte le nazionali europee hanno giocatori naturalizzati da altre nazioni. Se c'è la possibilità di prendere nuovi giocatori li prendiamo. Il mondo è cambiato".
Nella lista degli attaccanti c'è anche Simone Pafundi, calciatore sul quale Mancini nutre molta fiducia a giudicare dalle parole in conferenza (e che finora ha giocato appena 9 minuti in azzurro): "Prima Pafundi, poi tutto il resto… questa è la mia idea quando scrivo la lista. Ha qualità incredibili, ha 17 anni, spero possa giocare in Serie A e poi essere un calciatore della Nazionale per i prossimi 20 anni. Crediamo molto in lui".