Mancini torna a parlare della Nazionale: “Lì stavo bene, sarei rimasto altri dieci anni”
Che tempo che fa, la trasmissione del Nove condotta da Fabio Fazio, come ospite della prima puntata del nuovo anno ha Papa Francesco. Prima, però, in collegamento dal Qatar, è intervenuto Roberto Mancini, ex c.t. della Nazionale che ha parlato del suo lavoro attuale, dell'addio all'Italia e soprattutto dell'amico fraterno Gianluca Vialli.
Vialli e Mancini sono stati amici per la pelle, erano due fratelli. L'allenatore a un anno dalla scomparsa lo ha ricordato più volte. E dell'amicizia con Vialli ha parlato con Fazio, ricordando anche i tempi della Sampdoria: "Per me c'è sempre stato, nei momenti importanti era con me. Abbiamo vissuto anni bellissime insieme: ci siamo divertiti, giocato, vinto, e abbiamo fatto una vita insieme. Lo sento sempre qui con me, è come non se fosse andato mai".
Un legame forte, fortissimo, che Mancini spiega con delle belle parole: "Ci sono stati mesi in cui non ci siamo sentiti quando lavorava in Inghilterra, ci sentivamo ogni tanto. Credo che l'amicizia fraterna poi vada oltre, non contava quante volte ci vedessimo o sentissimo. Eravamo legati tantissimo. Per me lui è ancora qua".
Poi è stato toccato il tema dell'addio alla Nazionale e Mancini ha sorpreso dicendo: "Mi rimprovero qualcosa per le dimissioni da c.t.? No. A me è dispiaciuto tantissimo perché stavo benissimo, mi trovavo benissimo, sarei rimasto in Nazionale altri dieci anni". Ora ha un grande obiettivo: la Coppa d'Asia, martedì esordirà con l'Arabia Saudita: "In Arabia mi trovo bene c'è da lavorare duro".
L'Arabia Saudita sarà fino al 2026 la Nazionale di Mancini, che prima o poi vuole sedersi sulla panchina della Sampdoria: "Il mio sogno è tornare alla Samp perché sono stato lì 15 anni".