Mancini tentato dell’Arabia Saudita: guadagnerà 30 milioni all’anno, ma ad una sola condizione
Roberto Mancini ha chiuso la sua avventura da Ct della Nazionale Italiana di calcio con le dimissioni inviate alla Federazione a cavallo di Ferragosto. Una decisione che ha spiazzato il presidente Gabriele Gravina che in pochi giorni si è dovuto muovere per trovare, accordarsi e poi annunciare il sostituto che di fatto è Luciano Spalletti. L'ex allenatore del Napoli campione d'Italia inizierà questa sua nuova avventura tra incertezze e tante curiosità. Curiosità che in questo momento interessa però soprattutto Mancini che sembra pronto a diventare nuovo Ct dell'Arabia Saudita. Sarebbe questo il motivo della sua scelta affrettata di dimettersi. Nonostante le smentite pubbliche su vari quotidiani, a Riad sono certi che l'allenatore avesse già trovato l'accordo a giugno con gli arabi per diventare nuovo Ct della Nazionale.
Serviva un nome forte dopo Renard. Un tecnico ambizioso che rilanciasse l'Arabia Saudita nei prossimi Mondiali in linea con le ambizioni dei vari club del Paese che sono stati protagonisti di un mercato faraonico a suon di milioni di euro con l'Europa. L'accordo, secondo Gazzetta dello Sport, sarebbe stato chiuso già a giugno con la firma su un contratto valido fino al 2026. Tre anni in cui Mancini percepirà qualcosa come 90 milioni di euro complessivi (30 a stagione ndr) portandosi con sé tutto lo staff dell'Italia campione d'Europa nell'estate 2021. Mancini dovrà però stravolgere completamente la sua vita quotidiana e alcuni dinamiche di campo da allenatore al quale era abituato e che in Arabia dovrà radicalmente cambiare. Ma soprattutto, per guadagnare quella cifra dovrà adempiere ad alcuni obblighi fiscali: condizione primaria per intascare i 90 milioni.
A giorni dovrebbe dunque essere annunciato come nuovo Ct dell'Arabia Saudita per poi scendere in campo subito in una doppia amichevole in campo neutro, in Inghilterra, l’8 settembre con la Costa Rica e il 12 con la Corea del Sud. A novembre poi ci sono le qualificazioni asiatiche al Mondiale 2026, secondo turno. L’Arabia è nel gruppo con Giordania, Tagikistan e una tra Cambogia e Pakistan (in arrivo dal primo turno). Dal 12 gennaio al 10 febbraio comincia la Coppa d’Asia (in Qatar). L’Arabia è nel gruppo con Thailandia, Kirghizistan e Oman. Impegni importanti e ravvicinati che diranno molto dell'avventura di Mancini in Arabia. Il nuovo Ct non può fallire e per questo porterà con sé gran parte del suo staff tecnico che aveva all'Italia: Salsano, Lombardo, Nuciari, Battara, Gagliardi, Scanavino e forse Oriali che potrebbe non proseguire il rapporto con la Figc.
In dubbio il solo Bollini che Gravina vorrebbe trattenere. Detto ciò però Mancini dovrà fare sicuramente in conti con una vita quotidiana completamente stravolta. In Arabia le temperature rigide, con un caldo asfissiante che non lascia tregua, sicuramente cambieranno le sue abitudini da allenatore. Il tecnico dovrà però adempiere anche ad alcuni dettagli burocratici. Per non pagare le tasse in Italia, dovrà infatti restare tra Riad e Gedda almeno 183 giorni all'anno. Aspetto necessario ai fini fiscali proprio per guadagnare i 90 milioni concordati nei 3 anni di lavoro da svolgere in Arabia. Ma non è tutto. Visto il clima afoso, a Mancini dovrebbe essere garantito un centro dotato di tutte le comodità – chiaramente con aria condizionata – e che metterà a disposizione dell'ormai ex Ct dell'Italia tutti gli strumenti per poter lavorare al meglio durante gli allenamenti che inevitabilmente dovrà fare di sera per sfuggire al sole e al caldo consentendo ai giocatori di beneficiare di una condizione fisica migliore in fase di preparazione.