Mancini scarica le colpe per il suo addio all’Italia: “Sarei rimasto se fosse stato possibile”
Roberto Mancini torna a parlare del suo addio all'Italia. L'ex CT della Nazionale ha accettato la proposta dell'Arabia Saudita dove guadagnerà circa 25 milioni di euro per i prossimi quattro anni: una scelta improvvisa e criticata da tutti, compreso il presidente della FIGC Gabriele Gravina che non ha ancora metabolizzato le dimissioni date così in fretta.
Durante la trasmissione Le Iene di questa sera andrà in onda un'intervista in cui Mancini ripercorre le tappe del suo addio, cercando di spiegare una decisione che tanti tifosi hanno visto motivata soltanto dall'ingaggio faraonico. "Come sto ora? È un po’ faticoso, è un po’ diverso", ha commentato l'ex allenatore di Inter e Nazionale alle prese con la sua nuova avventura che non sta decollando come si aspettava.
Non è passata inosservata la qualificazione dell'Italia ai prossimi Europei, dove gli Azzurri dovranno difendere il titolo continentale conquistato proprio con Mancini nell'ultima edizione: "Questo mi fa molto piacere. Sono tutti ragazzi che meritavano questo, avevano già avuto una grande delusione per il Mondiale, poi è giusto che l’Italia possa essere lì a difendere il titolo".
Poi l'interista vira su temi più seri, sul malcontento di Gravina per la decisione di lasciare la panchina e le motivazioni nascoste che lo hanno portato a compiere questo gesto: "Anche io ci sono rimasto male. Diciamo che dopo tanti anni, forse, a volte, bisognava prendere una decisione. Forse è una decisione che andava presa un po’ prima, però, allo stesso tempo, posso anche capire che ci si possa rimanere male".
Mancini non si esprime e lascia solo sottintendere diverse cose. Ma fra tutte traspare qualche malumore nascosto negli ultimi mesi: "Anche io sono rimasto male di tante cose e con grande dispiacere perché io sarei rimasto altri dieci anni, se fosse stato possibile. Qualcosa era cambiato rispetto a prima, ma posso dire una cosa? È stato detto anche troppo. Quando c’erano giornali, giornalisti, direttori e proprietari seri di giornali si scrivevano cose vere, adesso si scrivono un sacco di stupidaggini. Le cose scritte sono per la maggior parte stupidaggini: sono andato via per tante motivazioni".
E fra queste ci sono anche i soldi? "Una delle motivazioni è anche quella", conclude Mancini nella sua intervista senza sbilanciarsi sull'evoluzioni delle situazioni che lo hanno portato improvvisamente lontano dalla panchina dell'Italia.