Mancini punito con una multa irrisoria per avere sventolato la bandiera della Lazio col topo
Gianluca Mancini è stato sanzionato con una multa da 5.000 euro per l’esultanza alla fine del derby Roma-Lazio sotto la curva occupata dai propri tifosi. Un'ammenda bassa per il difensore giallorosso che aveva raccolto dai tifosi una bandiera biancoceleste con raffigurato sopra un topo. Niente squalifica, come si poteva pensare inizialmente, ma solo una multa irrisoria. Questa la nota ufficiale:
"Il Giudice Sportivo – si legge nella nota – ricevuta dalla Procura federale la documentazione richiesta da questo Giudice con C.U. n. 206 pubblicato in data odierna, comprensivamente degli atti dell'indagine aperta d'ufficio sugli eventi del post-gara e in particolare relativi al comportamento del calciatore Gianluca Mancini (Soc. Roma); delibera di sanzionare il calciatore Gianluca Mancini (Soc. Roma) con l'ammenda di € 5.000,00 per avere sventolato un vessillo offensivo nei confronti della tifoseria della squadra avversaria durante i festeggiamenti post-gara sotto la propria curva. Il Giudice Sportivo: dott. Gerardo Mastrandrea".
C'era grande attesa per questa decisione dato che la procura della Federcalcio aveva aperto un'indagine sul comportamento di Gianluca Mancini. Il difensore, autore del gol vittoria nel derby vinto dalla squadra di De Rossi, si era anche scusato spiegando di aver preso la prima bandiera che gli era stata passata. Nonostante questo però, il procuratore Chiné aveva già acquisito i video dell'episodio. Per il giocatore c'era il rischio di violazione dell'art. 4 del codice di giustizia sportiva che impone ai calciatori di tenere una condotta rigorosamente ispirata ai principi della lealtà, della correttezza e della probità.
"Non volevo offendere nessuno, ho esultato con i miei tifosi e un po' di goliardia ci può stare – aveva provato a spiegare il calciatore subito dopo la partita – Sono partite intense, ho preso la prima bandiera che mi hanno dato però sono cose che finiscono nei festeggiamenti senza mancare di rispetto a nessuno. Chiedo scusa, ma ero molto felice di festeggiare con i miei tifosi". Le scuse di Mancini sono arrivate anche dopo le parole di Ciro Immobile che non aveva apprezzato quel tipo di esultanza. "C’è modo e modo di esultare, c’è chi lo fa con stile chi meno… ma questi sono punti di vista" aveva sottolineato in tv l'attaccante biancoceleste.