Mancini pensa solo alla Nazionale: “Non mi ha cercato nessuno in estate”
È partito il conto alla rovescia in casa Italia per la doppia sfida di Nations League contro Bosnia e Olanda in programma il 4 e il 7 settembre. Prima conferenza stampa da Coverciano per Roberto Mancini che oltre a fare il punto della situazione in casa azzurri, a dieci mesi dall'ultima partita giocata, ha parlato anche del suo futuro. Il nome del Mancio è stato accostato a diverse squadre, in primis alla Juventus nelle scorse settimane. Il selezionatore però ha smentito le voci relative a presunte telefonate, intenzionato ad andare avanti con il suo progetto azzurro.
È un Mancini molto carico quello che si è presentato ai microfoni in quel di Coverciano. Dopo la sosta forzata per l'emergenza Covid, il tecnico vuole un'Italia pronta a dare continuità ai risultati eccezionali maturati nella prima fase della sua gestione: "Oggi riparto ancora più carico, voglio vedere la mia Nazionale giocare bene e arrivare in finale di Nations League, anche in ottica ranking. Sono molto contento di essere tornato a Coverciano. Come vedo il calcio ai tempi del coronavirus? Abbiamo bisogno prima di tutto del pubblico. Questo sport è fatto per la gente e mi auguro quindi che si possa tornare alla normalità al più presto". Concentrazione esclusiva sulla Nazionale e smentita perentoria sulle voci relative a contatti con squadre di club interessate a lui per la panchina. Il Mancio è stato perentorio: "Quest'estate non mi ha cercato nessuno ho iniziato questo lavoro due anni fa, abbiamo fatto bene finora e spero di migliorare ancora".
Cosa è cambiato in questi mesi di inattività per la Nazionale? Mancini è fiducioso a prescindere dall'assenza di Verratti: "Quanto è diversa questa Nazionale? La squadra ha sempre una sua ossatura e un suo stile di gioco poi possiamo cambiare qualcosa in base ai calciatori a disposizione. Per noi è un giocatore importante, Jorginho invece dovrebbe arrivare domani ma non sappiamo ancora le sue condizioni. Se dovremo cambiare qualcosa, cercheremo di farlo senza fare danni". E sui nuovi convocati: "Ho scelto una convocazione allargata perché non conosciamo le condizioni dei ragazzi e per valutare alcuni giocatori in vista degli impegni di ottobre e novembre farò la formazione anche in base ai test atletici, anche se penso che un calciatore di qualità possa fare la sua parte anche se non è al meglio fisicamente. Attacco? Abbiamo Immobile, Belotti, Caputo, Lasagna, Kean. Tanta scelta ma anche delle gerarchie da rispettare, qualcuno è nel gruppo da due anni"