Mancini non si dà pace: “L’Italia meritava i Mondiali, con la Macedonia una partita assurda”
È come spargere sale sulle ferite, farsi del male da soli. Manca poco all'inizio dei Mondiali in Qatar, all'Italia restano in calendario solo un paio di amichevoli con Albania (domani, 16 novembre, a Tirana) e Austria (domenica, 20 novembre, a Vienna), altre due nazionali che hanno fallito la qualificazione alla Coppa.
Il commissario tecnico, Roberto Mancini, non sa darsi pace. Le parole che usa in conferenza stampa sono le stesse che ha ripetuto anche dopo la bella Nations League disputata dagli Azzurri: definisce quello di novembre/dicembre "il mese più difficile". Sarà un tormento. "Ed è appena iniziato…", mormora in conferenza.
Del resto, l'espressione del viso dopo l'ultima gara contro l'Ungheria diceva tutto: qualificarsi alla Final Four con Olanda, Spagna e Croazia è un brodino un po' insipido da mandare giù perché questo passa il convento.
Può rivedere davanti agli occhi il cammino surreale della squadra Campione d'Europa che inciampa e, in una manciata di gare, all'interno di un girone per nulla proibitivo, rovina tutto. "Il destino è così, quella contro la Macedonia del Nord è stata una partita assurda… una di quelle che capita una volta ogni 100 anni".
Era destino anche il successo (inatteso) agli Europei, allora gli Azzurri riuscirono a stupire tutti grazie alla coesione di un gruppo al quale mancò nulla. Poi la fortuna s'è voltata dall'altra parte, gli infortuni hanno sottratto via via pedine preziose e tutto è andato storto. Ah… se Jorginho avesse segnato almeno uno dei due rigori contro la Svizzera. Ah… che beffa quel pareggio con la Bulgaria. A ‘Mancio' torna in mente ogni cosa e, hai voglia a scuotere la testa, certe immagini non le cancelli così. Hai bisogno di altro tempo e vittorie che compensino le batoste del passato.
"È da marzo che la vivo abbastanza male – ha aggiunto Mancini -. Meritavamo di andare al Mondiale, ma purtroppo abbiamo sbagliato le occasioni a disposizione. Il calcio è anche questo, dopo una grande soddisfazione è arrivata una grande delusione e ora non possiamo più fare nulla. Una Coppa del Mondo senza l'Italia è diversa, dobbiamo lavorare nel modo giusto per fare in modo che non riaccada".
Che senso hanno le prossime due partite? Mancini traccia subito la rotta: "Pur nell'amarezza che possiamo provare adesso le partite vanno giocate, ci sono cose da vedere e valutare. Ci sono aspetti che potranno tornarci utili da marzo in poi… Possiamo provare ragazzi nuovi e qualcosa sugli schemi". E che questo mese passi in fretta.