Mancini non riesce a sorridere e sputa il rospo: “L’amarezza del Mondiale rimane”
Roberto Mancini non sa darsi pace. Ha la faccia di uno che ha capito e anche un principio di tristezza in fondo all'anima. Gli leggi negli occhi cosa sta pensando. Se vedi lo sguardo che fa e la smorfia che taglia il viso capisci che ha in testa una sola cosa: ma come abbiamo fatto a non qualificarci ai Mondiali? L'Italia è in Final Four di Nations League, l'ha conquistata col gioco e coi denti vincendo in Ungheria. Ha battuto i magiari 2-0, ribaltato il girone e una qualificazione che sembrava scritta. Ma lui proprio non riesce a entusiasmarsi.
Raspadori ci ha messo ancora una volta lo zampino, Dimarco ha siglato la rete numero 1500 degli Azzurri. Gigio ha fatto come Clark Kent: ha strappato la maglia e indossato i panni di Superman. Donnarumma ha parato di tutto: tre interventi in 6″, di mano e di piede, col tacco. Un muro. E che rabbia.
Il ct ci pensa. Ha tutto davanti a sé, fa un viaggio a ritroso nel tempo fino a quel marzo maledetto e si rammarica. Mastica amaro. La delusione profonda ha scavato dentro di lui, gli ci vorrà ancora del tempo per elaborare ‘il lutto' di un flop clamoroso dopo il successo agli Europei.
Il giornalista della Rai gli fa i complimenti ma proprio non riesce a sorridere. Ha qualcosa dentro che gli toglie serenità, smorza ogni entusiasmo e tira fuori il rospo: "Bisogna scavallare dicembre". In quel mese la ferita riprenderà a sanguinare… vedere gli altri giocarsi la Coppa dal divano di casa deve essere terribile. Lo dice senza fare giri di parole: "È importante averla raggiunta (la Final Four, ndr) per la seconda volta… però purtroppo il resto rimane, non c'è niente da fare. Abbiamo rimesso in piedi il gruppo ma senza Mondiale sarà dura".
Primo tempo giocato con padronanza (suggellato dalla rete di Raspadori), ripresa in ambasce e con qualche sofferenza di troppo nonostante il raddoppio (con Dimarco). I due volti della Nazionale si riflettono nelle parole di Mancini. Anche in questo caso è molto sincero. "Abbiamo fatto molto bene per settanta minuti – ha aggiunto -, ma gli ultimi venti proprio non mi sono piaciuti. Sono contento ma sul 2-0 la partita la devi tenere in controllo. Noi invece ci siamo fatti schiacciare, non mi sono piaciuti".