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Mancini lancia l’Italia e Chiesa: “Alla Juventus crescerà ancora molto”

Alla vigilia dell’amichevole con la Moldavia, Roberto Mancini carica l’ambiente: “Non voglio un test, sarà partita vera che ci permetta di salire ancora in graduatoria e confermare i progressi. Giocherà chi si è visto poco in campo. Chiesa alla Juventus? Scelta corretta, avrà la possibilità di migliorare ulteriormente”
A cura di Alessio Pediglieri
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Roberto Mancini riabbraccia i suoi giocatori e la Nazionale italiana dopo il tormento Covid che ha di fatto congelato qualsiasi programma azzurro nell'ultima stagione. Le prime uscite in vista degli Europei sono state positive ma il ct pretende concentrazione massima e attenzione assoluta anche per il prossimo impegno, sulla carta, amichevole contro la Moldavia. Nessun indugio, il commissario tecnico vuole una partita vera e schiererà in campo chi potrà dare di più perché ha giocato meno.

Non fa i nomi ma ha le idee chiare Roberto Mancini nella classica conferenza stampa ha le idee chiare su quale formazione presentare in campo, ricca di soluzioni alternative rispetto a quelle precedenti per dare la possibilità a tutti di emergere e sentirsi parte del gruppo: "Ci sarà modo di impiegare ragazzi che finora hanno avuto meno spazio. Domani sarà difficile, la Moldavia si chiuderà ma dobbiamo fare bene, per il ranking è fondamentale in chiave qualificazioni Mondiali".

Tra i giocatori sotto osservazione anche Federico Chiesa che ha infiammato le ultime ore di calciomercato con l suo trasferimento in bianconero. Per Mancini una nota positiva anche se adesso l'esterno classe 97 dovrà sgomitare per trovare un posto da titolare e ritagliarsi il proprio spazio: "Resta sicuramente un giocatore importante, per il presente e per il futuro anche della Nazionale. È sereno. Ha enormi margini di miglioramento che sfrutterà con questo nuovo cambio ed è cresciuto molto nella Fiorentina e potrà crescere ancora nella Juventus".

Infine, un colpo anche al sistema, rappresentato in questo caso dal Ministro Speranza intervenuto a seguito del ‘pasticcio' Juventus-Napoli, evidenziando come il calcio non debba essere considerata una priorità nazionale in questo momento. Per Mancini, un'uscita sbagliata e che ha voluto puntualizzare: "Bisogna pensare sempre a quel che si dice. Per tutti gli italiani lo sport è un diritto, come la scuola, non lo si dà così a caso. È una priorità importante, lo sport in Italia è praticato da milioni di italiani, a tutti i livelli".

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