Mancini insofferente, gli scappa una frase dopo Italia-Argentina: dubbi sul suo futuro
La sconfitta dell'Italia per 3-0 contro l'Argentina nella ‘Finalissima' di Wembley ha messo in evidenza ancora una volta le grandi difficoltà che sta vivendo la Nazionale azzurra dal post Europei a oggi. Già dopo la vittoria esaltante nell'ultimo torneo continentale la squadra allenata dal Ct Roberto Mancini aveva mostrato enormi problemi nelle ultime e decisive gare di qualificazione ai prossimi Mondiali 2022 in Qatar. Primo posto che sembrava in tasca prima degli Europei e che invece è sfumato dopo il pareggio con la Bulgaria a Firenze e soprattutto dopo i due pareggi e i due rigori sbagliati da Jorginho nelle gare di andata e ritorno contro la Svizzera. Risultati che hanno premiato gli elvetici alla qualificazione diretta ai Mondiali costringendo gli azzurri ai playoff poi persi già dopo il primo turno al ‘Barbera' contro la modesta Macedonia.
Una gara che ha messo in evidenza un'Italia senz'anima, priva di convinzione e quasi timorosa di segnare quel gol che avrebbe quantomeno fatto sperare l'Italia all'impresa dato che avrebbe dovuto poi battere il Portogallo di Cristiano Ronaldo in finale. Il gol di Trajkovski ha però definitivamente tagliato le gambe agli azzurri che da quel momento in poi hanno definitivamente mollato la presa. Amichevoli e la stessa ‘Finalissima' hanno messo in evidenza le enormi lacune e la mancanza di stimoli da parte della squadra campione d'Europa. Stimoli che probabilmente stanno iniziando a mancare anche allo stesso Roberto Mancini che dopo la gara contro l'Argentina si è fatto scappare una frase che potrebbe aprire a nuovi e inaspettati scenari.
L'edizione odierna del ‘Messaggero' fa infatti luce su un Mancini insofferente, praticamente pentito dalla sua decisione di proseguire sulla panchina dell'Italia dopo la disfatta Mondiali. Il Ct, come scrive il quotidiano romano, avrebbe espresso il suo malessere subito dopo la partita contro l'Argentina pronunciando una frase quasi di disfatta, che forse nemmeno lui si aspettava di dire. È emersa con le telecamere ancora accese: "Mi manca il lavoro quotidiano". Un qualcosa che spesso i commissari tecnici delle Nazionale risentono molto se abituati con i club. Era successo anche a Conte che dopo l'esperienza da Ct ha poi accettato di riprendere il suo cammino con un club accordandosi col Chelsea dopo gli Europei 2016. Sta per succedere a Mancini spaventato dall'involuzione della squadra e dal radicale cambiamento che dovrà apportare una volta arrivata alla fine di un ciclo come da lui stesso ammesso.
Il problema principale è che forse si è reso conto di non avere abbastanza materiale a disposizione tra giovani ed esperti. Forse questo lo spaventa ma sta di fatto che anche i rumors di un suo possibile passaggio al PSG iniziano a farsi insistenti. Nonostante un contratto che lo lega alla Federazione come Ct dell'Italia fino al 2026, Mancini potrebbe decidere anche di accettare la corte dei parigini dopo le quattro gare di Nations League. Pochettino, dopo il disastro Champions, potrebbe essere esonerato a fronte di un accordo con un allenatore di spessore come Zidane o di una scommessa come Thiago Motta e senza scartare proprio l'ipotesi Mancini. Sta di fatto che il futuro della Nazionale è ancora una volta un cantiere aperto e nemmeno la vittoria degli Europei è riuscito a cancellare gli enormi problemi strutturali che vive il gruppo azzurro.