Mancini ha perso la testa dopo una frase rivoltagli da Orsato: ha sminuito il suo essere capitano
Mercoledì sera la Lazio ha battuto la Roma in un movimentato quarto di finale di Coppa Italia, deciso dal calcio di rigore realizzato da Zaccagni all'inizio del secondo tempo. Il match ha visto tre espulsioni comminate dall'arbitro Orsato, tutte in pieno recupero. Prima il fischietto veneto ha cacciato il laziale Pedro, che non ci ha visto più dopo che Paredes lo aveva preso per il collo, poi negli ultimi istanti del match è toccato al giallorosso Azmoun ed infine dopo il fischio finale all'altro romanista Gianluca Mancini. Secondo quanto svela ‘Il Romanista', sarebbe stata una frase di Orsato a far perdere la testa al difensore: "Io con te non parlo". Sminuendo in questo modo il suo essere capitano della squadra.
Il derby dell'Olimpico è stata come sempre una partita tesissima, decisa da un episodio, anche se il fatto che la squadra di Mourinho abbia calciato per la prima volta pericolosamente verso la porta di Mandas solo all'87' con Belotti non depone a favore dei giallorossi. Non poteva festeggiare meglio di così i suoi 65 anni – compiuti proprio ieri – Maurizio Sarri, che alla vigilia della stracittadina era stato chiaro sulle sue scale di priorità e le ha ribadite alla fine del match che ha dato le semifinali alla Lazio: "A me di qualificarmi non importava niente, pensavo solo a vincere il derby. Perché li sento molto, e poi perderlo la sera del compleanno era brutto". Molto meno felice ovviamente il dopopartita di José Mourinho che ha attaccato Orsato: "Con lui va sempre così".
La gara è diventata una corrida nel finale e l'ultimo a pagarne le conseguenze è stato Mancini. Il 27enne difensore della nazionale – dopo che Orsato aveva fischiato la fine della partita, frustrando i disperati tentativi di assedio giallorosso – è andato verso di lui per protestare in maniera abbastanza concitata, frutto dell'adrenalina del momento. Un approccio che tuttavia sarebbe stato vanificato dalla risposta dell'arbitro di non voler parlare con lui, nonostante il capitano sia l'unico calciatore autorizzato a farlo. A quel punto Mancini avrebbe rincarato la dose, evidentemente usando toni e parole che non potevano essere fatti passare da Orsato, il quale ha estratto il cartellino rosso sotto il naso di Mancini.