Mancini difende e rilancia Immobile in Italia-Lituania: “Mi sembra di essere tornati a Balotelli”
C'è Italia-Lituania alle porte, l'ultima delle tre gare per le qualificazioni ai Mondiali in Qatar che si disputa in questa prima parentesi dedicata alle Nazionali. Per l'Italia è una prova del nove, non tanto per la qualità dell'avversario di turno – la classica ‘Cenerentola' del Girone C – quanto per essere chiamata ad un unico risultato, la vittoria. I pareggi rimediati contro Bulgaria e Svizzera non hanno compromesso il cammino azzurro verso il Qatar ma hanno evidenziato il problema irrisolto degli azzurri di Mancini: la difficoltà di andare in gol.
Se questa Italia si merita applausi e rispetto, sia per il titolo europeo vinto sia per il fresco record di 36 partite senza la macchia di una sconfitta, c'è anche l'altro lato della medaglia azzurra che Roberto Mancini non vuole né può nascondere: l'attacco segna poco e Ciro Immobile è sempre più sotto la lente di ingrandimento di chi pensa debba sedersi in panchina e non partire sempre tra i titolari nella formazione di base.
"Mi sembra di essere tornati ai tempi di Mario Balotelli" ha sottolineato Mancini nella classica conferenza pre gara di Italia-Lituania, a chi punta di nuovo il dito sull'attaccante della Lazio che in azzurro fatica – e non poco – ad avere familiarità con le porte avversarie: "Io non ho alcun tipo di problema con lui. Alcune volte la palla non entra, ma capita. Abbiamo vinto gli Europei anche con lui sempre in campo e ha segnato in due occasioni. E' un attaccante che ha sempre fatto gol, magari al Mondiale si sblocca e ne fa otto".
Il Mondiale, appunto, che adesso passa anche dalla cruna dei tre punti che si dovranno conquistare contro la Lituania: l'eventuale successo nella gara di Reggio Emilia rilancerebbe senza ulteriori ombre la rincorsa alla qualificazione mondiale: "Dobbiamo continuare a fare il nostro, a crederci sempre e comunque. Il gol arriverà, prima si deve pensare a vincere. Se vinciamo guadagniamo punti, i gol serviranno per una eventuale differenza reti, ma se vinciamo tutte e tre le prossime gare, saremo qualificati".
Per farlo, Mancini deve fare i conti anche con la stanchezza di inizio stagione, con molti giocatori reduci dalle prime due partite ravvicinate in Nazionale, con la fatica nelle gambe e il rischio di calare alla distanza. Per questo, suo malgrado, dovrà porre mano alle scelte iniziali, optando per nuove soluzioni: "Potessi riconfermare tutti lo farei ma dobbiamo fare i conti con le condizioni generali, qualcuno con la Svizzera è uscito decisamente stanco, certe cose si devono valutare".
Quasi obbligato, dunque, un rimescolio di carte, soprattutto in mediana dove mancheranno Pellegrini e Verratti, e visto che mancheranno anche lo stesso Immobile e Insigne che hanno lasciato il ritiro azzurro per diverse motivazioni.