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Mancini Ct dell’Italia anche in futuro, c’è una missione da compiere: “È il nostro obiettivo”

Roberto Mancini non nasconde ancora la delusione del mancato accesso ai Mondiali in Qatar e svela: “Vincerli era il nostro obiettivo”. Il Ct azzurro ora guarda avanti e punta alla Nations League che reputa un trofeo fondamentale per gli Azzurri.
A cura di Fabrizio Rinelli
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L'Italia di Roberto Mancini si prepara per scendere in campo questa sera nelle Final Four di Nations League contro la Spagna. Una competizione spesso sottovalutata e criticata ma che rappresenta una boccata d'ossigeno per gli Azzurri dopo la delusione Mondiali 2022 in Qatar. Per la Nazionale sarebbe un titolo fondamentale per far crescere nuovamente l'entusiasmo di un intero Paese attorno alla selezione del Ct di Jesi capace di attuare un'autentica rivoluzione di rosa con l'aggiunta in squadra di nuovi elementi come Retegui, Scalvini e tanti altri protagonisti del nostro campionato di Serie A. Giovani, per la maggior parte, che avranno il compito di dare il via a un nuovo ciclo capace di far dimenticare la recente delusione post Macedonia.

"Dietro ogni tanto ci si torna perché ci sono stati momenti bellissimi, altri durissimi, però poi bisogna andare avanti – ha detto Mancini nel corso dell'intervista rilasciata alla Federazione azzurra – Sono soddisfatto, anche per aver raggiunto per la seconda volta di fila la semifinale di Nations League con una squadra giovane anche se sarò soddisfatto solo se avremo vinto la partita". Mancini ha poi fatto intendere di voler chiudere un cerchio con l'Italia ma solo dopo aver centrato il reale obiettivo che era stato prefissato da lui e dal suo staff sin dall'inizio del suo percorso in azzurro. "Vincere la Nations Leagtue sarebbe importante perché è un trofeo che diventerà sempre più bello e migliorerà negli anni. Però prima pensiamo di andare in finale". 

Mancini già è convinto di aver trovato in questi giorni un'atmosfera simile a quella di due anni fa quando l'Italia vinse gli Europei: "Sì, anche perché abbiamo lavorato 7-8 giorni e questo aiuta a migliore il gruppo e certe situazioni, credo che sia una cosa importante – ha spiegato a proposito il Ct degli azzurri che si è poi concentrato a parlare della formazione che affronterà una Spagna che reputa comunque molto difficile da battere – Immobile-Retegui insieme in attacco? Si assomigliano molto, potrebbero anche giocare tutti e due in attacco". Mancini ha parlato poi della situazione mentale riguardante i giocatori dell'Inter che però ha chiarito essere dispiaciuti ma carichi per l'ultimo sforzo stagionale con la Nazionale. Il Ct azzurro ha poi esaltato il lavoro dell'U20 che ha sfiorato la vittoria dei Mondiali sfumata solo in finale.

"Il lavoro che ha fatto Nunziata e l'U20 nessuno se lo aspettava e secondo me dovrebbero cambiare i regolamenti perché va data la possibilità alla nazionale di avere a disposizione tutti i giocatori – ha detto a tal proposito – E se l'Italia fosse andata con Gnonto e Scalvini avrebbero vinto tranquillamente". Nulla da dire sul futuro alla guida dell'Italia ma Mancini dà comunque un indizio importante: "Cinque anni da Ct sono tanti, è un po' come il Presidente del Consiglio – ha aggiunto – È difficile fare molti anni il Ct (ride ndr) però devo dire che avrei sperato di aver vinto già il Mondiale, il nostro obiettivo era quello ma purtroppo non ci siamo qualificati e ora dobbiamo aspettare altri due anni per arrivare anche a questo".

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