Mancini asfaltato in diretta dalla leggenda dell’Arabia Saudita: “Mai conosciuto un codardo così”
L'Arabia Saudita di Roberto Mancini ha esordito in Coppa d'Asia con una vittoria molto sofferta contro l'Oman, con il gol del 2-1 arrivato in pieno recupero. Un successo che fa tirare un sospiro di sollievo al ct italiano che si trova al centro delle polemiche per le sue ultime decisioni, con un clima pesante alimentato anche da alcune dichiarazioni molto forti della leggenda del calcio arabo Yasser Al-Qahtani.
La marcia d'avvicinamento alla partita del torneo continentale è stata contraddistinta dal polverone sollevato dalle parole dell'ex commissario tecnico della Nazionale. Quest'ultimo ha accusato 6 giocatori di essersi rifiutati di giocare per la nazionale con delle motivazioni molto particolari, legate alla volontà di ricevere garanzie sul posto da titolare. Mancini ha voluto dimostrare di avere tra le mani ben salde le redini dell'Arabia, optando per la rivoluzione e rivendicando la libertà delle sue decisioni.
In occasione di un'intervista negli studi di BeIN Sports, sulla vicenda nel pre-partita è intervenuto Yasser Al-Qahtani. Un ex giocatore che è un’icona del calcio arabo, con ben 108 presenze all’attivo e 42 gol in nazionale e la gioia di un argento nella Coppa d’Asia 2007.
Il classe 1982 ha dimostrato di non credere alla versione di Mancini, utilizzando termini pesantissimi: "Come giocatori, abbiamo attraversato molte situazioni e e differenze, sia con gli allenatori che con i giocatori, ma non ho incontrato una persona più codarda di Mancini: un allenatore codardo che ha dimostrato di non meritare di guidare questa squadra e di essere una persona irrispettosa".
Al-Qahtani ha voluto smentire quanto affermato dall'allenatore italiano: "Senza alcuna prova. Ma una delle qualità di un leader è che deve proteggere coloro che sono sotto la sua gestione, e invece ha abbandonato giocatori di cui sappiamo il servizio al calcio saudita. Dalle sue dichiarazioni, lo sapete è un bugiardo, per la scelta del momento, come l'incontro con Al-Ghannam avvenuto un mese fa".
Perché allora Mancini avrebbe tirato in ballo una questione "vecchia"? A detta dell'ex bomber dietro ci sarebbe un piano preciso, quello di salutare l'Arabia. "Mancini cerca così di ottenere la clausola rescissoria. Vuole andare via. Ha mosso accuse gravi contro i giocatori per il loro patriottismo. Nessuno ha il diritto di farlo e io chiedo una indagini per accertare la questione". Chissà se questa vittoria contro l'Oman riporterà un po' di serenità in casa araba, difficile.