Manchester United umiliato dal Liverpool, 7-0 in mondovisione: all’intervallo è successo qualcosa
È stata una vera e propria umiliazione, senza se e senza ma ciò che è andato in scena nel pomeriggio di domenica 5 marzo ad Anfield: il Liverpool di Klopp, in piena crisi di risultati e prestazioni, oramai circondato dai propri tifosi rabbiosi ha demolito il Manchester United di ten Hag che si apprestava a confermarsi terzo incomodo nella sfida a due tra City e Arsenal per il titolo in Premier League. Il tabellino finale ha stampato un imbarazzante 7-0 a favore dei reds che però dopo il primo tempo erano in vantaggio solamente 1-0. Nella ripresa, il tracollo dell'United figlio di un atteggiamento completamente sbagliato, presuntuoso e inaccettabile che l'ex bandiera Roy Keane ha condannato senza mezzi termini.
Doveva essere la capitolazione dei reds, in un clima di contestazione ad Anfield dopo i deludenti risultati fin qui ottenuti: per il Liverpool apparso sempre più alla deriva e in confusione, ancora vivo il ricordo del pessimo risultato in Champions contro il Real Madrid (2-5 dopo l'iniziale 2-0 ad Anfield), così come l'eliminazione in FA Cup ad opera del Brighton di De Zerbi, senza dimenticare il k.o. col City in Carabao Cup che è costato l'eliminazione. In pratica, una stagione altamente compromessa, anche in Premier dove dall'inizio i reds sono rimasti tagliati fuori dal vertice.
E il clima pesante su Anfield si era toccato con mano anche nell'immediato pre gara quando sul cielo di Liverpool è apparso un monoelica che ha sorvolato il campo trascinando al vento uno striscione con una scritta più che eloquente: "FSG out, Klopp in, enough is enough", ovvero "FSG via, avanti con Klopp, quando è troppo è troppo". Chiaro riferimento ai proprietari del Fenway Sports Group, ampiamente noto come FSG, che avevano rivelato di essere alla ricerca di investitori negli ultimi mesi, spingendo molti tifosi a pensare che il club fosse stato messo in vendita e per questo, disinteressati dei risultati sportivi.
Un attacco diretto alla proprietà ma anche riferito alla squadra, alla quale in questo modo del tutto particolare, avevano chiesto di reagire per cancellare l'ombra della crisi e provare a dare un senso alla stagione oramai già compromessa. Messaggio che è stato recepito forte e chiaro dal Liverpool che nel big match contro lo United ha rispolverato tutto il migliore repertorio che, con Klopp in panchina, aveva deliziato i propri tifosi. Successo che non sembrava però poter diventare un vero e proprio storico assolo umiliante nei confronti della squadra di ten Hag. Infatti, fino all'intervallo il match era in quasi perfetto equilibrio: 1-0 per i padroni di casa col gol di Gakpo.
Poi, subito dopo l'intervallo, al rientro delle squadre in campo per il secondo tempo, la disfatta United. Il motivo lo ha subito individuato un ex di grido del mondo red devils, Roy Keane che di rosso si è vestito per ben 12 anni (tra il 1993 e il 2005) vicendo tutto ciò che c'era da vincere, e lo ha denunciato senza mezze misure: "Si è qui per lavorare, non per fare il circo, ma il circo è tornato in casa Manchester. I giocatori all'intervallo ho notato che stavano ridendo e scherzando, non mi piace assolutamente vedere quello schifo. Tanta superficialità anche prima della partita, poi vai al riposo sotto di 1-0 ad Anfield contro il Liverpool e ti fai una risata e una battuta".
La rabbia di Keane è totale, anche perché l'umiliante risultato finale è inaccettabile per chi tifa United: "I giocatori dovrebbero essere in campo per lavorare e invece nel secondo tempo cosa fanno? Gettano la spugna… non mi meraviglierei se siano tornati a sorridere anche a fine partita". Parole durissime che condannano una prestazione umiliante e che vengono ribadite in diverse occasioni nel post gara, in cui calca ulteriormente la mano: "Fossi stato battuto 7-0 mi sarei nascosto per diversi mesi, una prestazione davvero imbarazzante. I giocatori più esperti sono stati inguardabili, non hanno leadership. Incredibili i gol che sono stati regalati. Ringrazio Dio di non aver mai fatto parte di una squadra così”.
Una giornata da cancellare nella storia dei red devils, in cui lo United è letteralmente scomparso dal campo in un secondo tempo a dir poco imbarazzante, dando credito all'esaltazione del Liverpool: sei gol subiti in 40 minuti, per quella che ad oggi è la peggior sconfitta in assoluto di ten Hag da quando allena. E una notte da ricordare per il Liverpool e la sua gente.