Manchester United in balia di Cristiano Ronaldo: c’è un volo prenotato ma non hanno sue notizie
Campione e asso nella manica. Poi figura ingombrante e ‘scomoda' da collocare tatticamente. Infine, un orpello troppo costoso anche per un club come il Manchester United. La storia di Cristiano Ronaldo che si ripaga con la vendita delle magliette e degli introiti del merchandising s'è rivelata ipotesi azzardata anche a Old Trafford, dov'è cambiato molto (ten Hag è l'ennesimo allenatore al quale affidare la rinascita) ma nulla è mutato.
Il gioco di parole spiega un paio di concetti semplici, semplici: da solo noin vai da nessuna parte anche se ti chiami CR7 e segni 24 gol in tutte le competizioni, accumulando record; se i risultati del campo non arrivano o, peggio, sono molto al di sotto delle attese anche il 7 iconico del cinque volte Pallone d'Oro diventa ordinario.
La mancata qualificazione in Champions è stata esiziale. Per l'ex di Real e Juve, che per 19 stagioni consecutive ha sempre ascoltato la musichetta della Coppa dalle ‘grandi orecchie', la prospettiva di vedere il proprio nome associato all'Europa League è stato come finire in un cespuglio di ortica…
L'ultima volta che è capitata una cosa del genere era il 2002, si chiamava Coppa Uefa e Ronaldo era ancora un ragazzo ‘sconosciuto' che a 17 anni giocava nello Sporting Lisbona. Inaccettabile per lui accettare una cosa del genere.
Come accaduto a Torino, ha tracciato la personale exit-strategy dando mandato al suo agente di trovare adeguata sistemazione. A 37 anni è convinto di avere condizione e integrità fisica sufficiente per restare ad alto livello ancora per qualche anno e impone il suo aut aut.
Non rinforzate la squadra a dovere? Vado via. Dove? È affar mio… fino a un certo punto gli hanno fatto sapere, considerato che lo United un paletto lo ha messo: mai in un'altra inglese, in particolare il Chelsea che un contatto con Mendes lo ha già avuto.
Altro dettaglio che alimenta perplessità e malumore: c'è una clausola nei contratti di tutti i calciatori tesserati che prevede una riduzione dello stipendio del 25% in caso di mancato accesso alla Champions. E questo vale anche per CR7 che ai Red Devils è vincolato da un altro con possibile opzione per quella successiva.
Una situazione dalla quale non è semplice uscire dano uno strappo e basta. I segnali, però, non sono buoni. Per quanto il club non abbia intenzione di arrivare allo scontro pubblico, gli ultimi episodi fanno discutere: è stato l'unico nazionale a non tornare per il raduno pre-stagionale lunedì nel centro sportivo di Carrington.
Lo ha fatto per "motivi familiari", è la versione ufficiale dello United che ha detto di aver accettato la sua spiegazione. Ma il suo ritorno resta un'incognita: al momento non è chiaro quando rientrerà, né se farà parte o meno della squadra che venerdì partirà per un tour in Thailandia e Australia.