Manchester City, pronti 250 milioni di premio per Messi: il bonus lo pagherà il New York City
La lunga telenovela riguardante il futuro di Leo Messi sta segnando indelebilmente l'estate 2020. Dopo il fax con il quale ha comunicato al Barcellona di voler andar via, la Pulce ha infatti conquistato l'attenzione dei giornali di tutto il mondo insieme al presidente blaugrana Josep Maria Bartomeu. Ad osservare da vicino la guerra tra il giocatore e il massimo dirigente spagnolo, c'è il Manchester City di Pep Guardiola: pronto a ricoprire d'oro il numero 10 argentino.
Le ultime indiscrezioni sulle mosse del club inglese le ha rilanciate il catalano ‘Sport', che ha scritto come la società dello sceicco Mansour abbia già trovato un'intesa di massima con l'entourage del Pallone d'Oro, al quale verrebbe corrisposto un ingaggio di 50 milioni di euro netti a stagione per cinque anni, più un bonus di altri 250 milioni. Il tutto, ovviamente, a patto che il giocatore riesca a liberarsi gratis dal Barcellona.
La strategia che aggira il Fair Play Finanziario
Di fronte alla possibilità di far scendere in campo all'Etihad Stadium il giocatore più forte al mondo, la dirigenza del Manchester City avrebbe inoltre escogitato un piano per evitare il Fair Play Finanziario. Secondo i colleghi spagnoli Leo Messi giocherebbe tre anni in Premier League, e per i restanti due del contratto si trasferirebbe nella Major League Soccer per vestire la maglia del New York City: club sempre di proprietà dello sceicco Mansour. Così facendo, il bonus da 250 milioni di euro verrebbe corrisposto solo al momento del viaggio negli Stati Uniti, dando l'opportunità alla società inglese di posticipare il pagamento e di aggirare l'intervento dell'Uefa che, viceversa, entrerebbe subito in azione in caso di bonifico immediato dei soldi.
Qualora il Barcellona riuscisse a far valere le sue ragioni, e dunque a blindare Leo Messi al contratto firmato tempo fa, il Manchester City utilizzerebbe proprio quei 250 milioni di euro per tentare di convincere gli spagnoli a cedere il proprio capitano: una missione per certi versi molto difficile, dato che Bartomeu ha già fatto sapere a tutti di non volersi privare del suo giocatore più forte e rappresentativo.