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Manchester City irriconoscibile, due sconfitte in quattro giorni: perde la vetta della Premier

In una settimana il Manchester City è uscito dalla Carabao Cup e ha perso la sua prima partita di campionato: Haaland tra i peggiori in campo contro il Bournemouth.
A cura di Ada Cotugno
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Non c'è fine al peggio in casa Manchester City, entrato in un vortice nero dal quale non riesce più a uscire. Dopo la sconfitta agli ottavi di finale di Carabao Cup contro il Tottenham, Pep Guardiola cade anche in campionato contro il Bournemouth: oltre ad aver perso l'imbattibilità la sua squadra ha anche dovuto cedere la vetta della classifica al Liverpool, vincitore in casa con una rimonta contro il Brighton.

Sono due note negative importanti per gli inglesi che hanno perso due partite nel giro di quattro giorni. Uno scenario difficilmente ipotizzabile per una squadra così forte, anche al netto delle assenze e dei recuperi lampo che hanno consentito a Guardiola di avere i suoi grandi nomi almeno per la panchina.

Due sconfitte in quattro giorni per il City

Nessuno avrebbe mai predetto la settimana nera del City, sconfitto due volte su due nel giro di pochissimi giorni. L'uscita dalla Coppa di Lega contro il Tottenham sembrava solo un indicente di percorso che tutto sommato la società non aveva preso neanche male, ma il 2-1 subito dal Bournemouth è stata una vera doccia fredda.

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L'ultima sconfitta in campionato dei Citizens risaliva allo scorso 6 dicembre, praticamente un anno fa, e da allora era rimasto imbattuto per 32 partite consecutive. Il KO pesa tantissimo soprattutto perché agita la lotta al titolo: se la caduta dell'Arsenal lasciava un po' di margine, la vittoria in rimonta del Liverpool ha complicato tutti i piani perché ha portato i Reds al primo posto in solitaria.

Il pomeriggio nero di Haaland

In casa del Bournemouth il City ha trovato immense difficoltà e neanche Haaland è riuscito a invertire la rotta della partita. La sua prestazione è stata un disastro e suona davvero strano dirlo: l'unico gol è arrivato da Gvardiol e il gigante norvegese non solo è rimasto a secco, ma ha tirato soltanto due volte verso la porta e non è mai riuscito a creare nessun pericolo. Anche per lui è stata una serata nera, da peggiore in campo, e l'occasione di riscattarsi arriverà in Champions League contro lo Sporting nella prima partita senza Amorim in panchina.

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