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L'Uefa esclude il Manchester City dalle Coppe

Manchester City, il 13 luglio la sentenza del Tas sull’esclusione dalla Champions

Lunedì 13 luglio il Tribunale Arbitrale dello sport di Losanna emetterà la sentenza definitiva sull’esclusione del Manchester City dalle coppe europee per i prossimi due anni. Il club inglese era stato punito per aver violato le norme sul fairplay finanziario nel periodo compreso tra il 2012 e il 2016.
A cura di Maurizio De Santis
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Il Manchester City giocherà in Champions la partita più lunga della (sua) storia. A luglio conoscerà il verdetto del Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna, ad agosto andrà in campo per il ritorno degli ottavi di finale contro il Real Madrid e – in caso di qualificazione – accederà alla final eight programmata a Lisbona per l'assegnazione del trofeo. Cosa accadrà se lo vincerà ma verrà confermata l'esclusione per i prossimi 2 anni? Cosa accadrà in Premier League e chi prenderà eventualmente il suo posto tanto in classifica quanto nelle Coppe?

Quesiti che troveranno risposta con la decisione sulla vicenda e sul ricorso presentato dalla società arriverà tra due settimane: il 13 luglio la sentenza del Tas traccerà una linea spartiacque e dirà se c'è stata effettivamente violazione sulle norme del fair play finanziario nel periodo compreso tra il 2012 e il 2016 oppure – al netto delle irregolarità commesse – concederà uno sconto di pena ai Citizens.

Perché proprio quella data? Il motivo è semplice: evitare sovrapposizioni con i sorteggi di quarti e semifinali che si svolgeranno il 10 luglio, giorno inizialmente previsto per l'emissione e il pronunciamento del verdetto.

Quali saranno gli effetti della decisione? Quelli negativi sono già noti: restare "seduti in tribuna" per un biennio in Europa equivale a perdere anzitutto introiti cospicui (il danno stimato è di almeno 200 milioni di euro) ma il club rischia anche la revoca dei titoli conquistati in Inghilterra e la fuga dei pezzi pregiati, oltre a essere avvicendato dalla quinta in classifica nella prossima fase a gironi. Quelli positivi per il Manchester City (ovvero, in caso di perdono anche solo parziale rispetto alla gravità delle obiezioni contestate) alimenterebbero dubbi sull'equità e sull'efficacia delle norme Uefa in tema di fairplay finanziario. Meno di due settimane di pazienza e tutto sarà (finalmente) più chiaro.

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