Manchester City, Guardiola: “Voglio la Champions ma non mi suicido se non dovessi vincere”
"L'unica cosa da fare per vincere le partite è giocare bene". Pep Guardiola, manager del Manchester City, non cambia il suo credo e anche alla vigilia della gara contro la Dinamo Zagabria ha parlato del suo modo di intendere il calcio e si è soffermato sulla rincorsa alla Champions League da parte della squadra inglese. L'allenatore della squadra campione d'Inghilterra vorrebbe consacrarla a livello europeo ma i tifosi non sembrano essere sulla sua lunghezza d'onda:
Voglio vincere la Champions ma se non dovessi farcela, questo non cambierà la mia vita. Non mi suiciderò. Ovviamente ci proveremo e sarei felicissimo se ci riuscissimo, in caso contrario ci riproveremo l'anno prossimo. E per quanto ne so, per i tifosi la Premier League è la competizione più eccitante, preferirebbero la terza Premier di fila alla Champions. La realtà del nostro club è che finora non siamo stati fra quelli, penso a Liverpool e Manchester United, abituati ad arrivare in fondo in questa competizione. Stiamo facendo dei passi avanti ma non mi interessa arrivare in finale e poi sparire per cinque anni.
Il tecnico catalano, che ha vinto il trofeo due volte con il Barcellona, ha una esplicita richiesta per i supporter della sua squadra: "L'unica cosa da dire ai tifosi è: ‘Venite allo stadio e sosteneteci perché questi ragazzi se lo meritano'".
Sulla Dinamo Zagabria: Dobbiamo stare attenti
Il tecnico del Manchester City durante la conferenza stampa ha parlato così della Dinamo Zagabria:"Dobbiamo stare attenti. Hanno battuto 4-0 l'Atalanta, che gioca in un campionato duro come quello italiano, ed è dietro solo a Inter e Juve. Questo ci deve essere da monito".
Una riflessione su Dani Olmo, stella spagnola del club croato che ha già dimostrato di essere un calciatore importante e ora lo sta mostrando anche in Champions League: "È stato nella giovanili del Barcellona e normalmente chi vi gioca è un buon calciatore. Ha avuto il coraggio di trasferirsi in Croazia ed è stata una scelta azzeccata. È stato uno dei migliori giocatori degli Europei Under 21 con un incredibile lavoro etico".