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Manchester City e Girona in Champions, UEFA e City Group a lavoro sul conflitto d’interesse: le due soluzioni

City Football Group e UEFA stanno trattando per trovare una soluzione che consentirebbe a Manchester City e Girona di essere ai nastri di partenza della Champions League della prossima stagione. Le opzioni per evitare sanzioni.
A cura di Vito Lamorte
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City Football Group (CFG) e UEFA stanno trattando per trovare una soluzione che consentirebbe a Manchester City e Girona di essere ai nastri di partenza della Champions League della prossima stagione. Il club catalano ha fatto una stagione da record in Liga e ora deve fare i conti con qualche piccolo ostacolo per avere la certezza di giocare nella massima competizione europea. Di cosa si tratta? Del possibile conflitto d'interesse del City Group, che è proprietaria dei Citizens e ha una partecipazione del 47% nel Girona.

L'UEFA ha fatto chiarezza con una serie di punti da rispettare che si rifanno all'articolo 5 e la squadra spagnola, oltre a dover mettere a posto il caso Dovbyk e le accuse dall'Ucraina, deve risolvere delle "questioni burocratiche" per prendere parte alla nuova SuperChampions.

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Cosa deve fare il City Group per vedere City e Girona in Champions

In base a quanto riporta il giornale inglese The Times, il City Group dovrà ridurre dal 47% a una cifra inferiore al 30% le quote societarie per partecipare alla competizione.

L'UEFA ha presentato al gruppo questa possibilità di ridurre la sua partecipazione e questo gli consentirebbe di entrare nella rinnovata competizione a 36 squadre della prossima stagione, rispettando le regole di integrità per le squadre che condividono la proprietà. Se non rispettassero queste regole, gli spagnoli rischierebbero di essere retrocessi in Europa League.

Il CFG deve conformarsi entro il 3 giugno per evitare possibili sanzioni, tra cui la retrocessione di un club nella competizione di secondo livello del calcio europeo.

Le opzioni del City Group per evitare sanzioni dalla UEFA

Secondo quanto riporta l'agenzia Associated Press, il CFG ha due opzioni per evitare di non rispettare le regole UEFA sulla multiproprietà.

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Il City Group può trasferire tutte le azioni del Manchester City o del Girona ad un trust indipendente gestito da un comitato nominato dalla UEFA oppure il gruppo con sede ad Abu Dhabi può vendere azioni a terzi riducendo la sua quota di partecipazione al di sotto del 30%.

Il CFG attualmente possiede il 100% del City e il 47% del club catalano Girona, insieme a partecipazioni in altri 11 club in tutto il mondo.

Quali sono le squadre del City Football Group

Il CFG è il proprietario di maggioranza del Melbourne City in Australia, del New York City FC in MLS, del Mumbai City in India, del Montevideo City Torque in Uruguay, del Troyes in Francia, del Lommel in Belgio, del Palermo in Italia e del Bahia in Brasile. Inoltre, ha azioni anche nel club cinese Shenzhen Peng City e in quello giapponese degli Yokohama F. Marinos.

Il precedente tra Lipsia e Salisburgo

Non è stato il primo caso di due squadre con lo stesso proprietario. Qualche anno fa ci fu l'episodio che riguardava Lipsia e Salisburgo. Entrambe le società, una tedesca e una austriaca, sono della Red Bull ma dopo una serie di controlli da parte dell'Organo Federale dell'UEFA non è risultata nessuna violazione del articolo 5 del regolamento perché hanno stravolto il Cda per non far coesistere più persone all'interno dei due club.

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