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Manchester City accusato dalla Premier League di aver violato le regole: illeciti in 9 stagioni

Il Manchester City sotto indagine per “una serie di presunte violazioni delle regole della Premier League” riguardanti il Fair Play Finanziario.
A cura di Alessio Pediglieri
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Una bufera sta per scatenarsi sulla testa del Manchester City, che sembra essere stato accusato dalla Premier League di numerose violazioni delle regole finanziarie legate al FPP, a seguito di un'indagine durata quattro anni. Una situazione delicatissima su cui si è espressa la stessa Premier con un comunicato ufficiale sul proprio sito dove sono emersi tutti i dettagli: "In conformità con la regola W.82.1 della Premier League, la Premier League conferma di aver deferito oggi" si legge nella nota "una serie di presunte violazioni delle regole della Premier League da parte del Manchester City Football Club (Club) a una commissione ai sensi della regola W.3.4 della Premier League".

Potrebbe scatenarsi una situazione mai vista in precedenza nel calcio inglese ma non solo, se quanto rilevato dalle indagini in corso, confermasse la realtà: il Manchester City avrebbe compromesso la gestione dei rapporti finanziari in ben nove stagioni, dal 2009 al 2018. Una verifica che è durata quattro anni e che adesso è emersa pubblicamente costringendo il club inglese a dover dare spiegazioni davanti alle presunte violazioni contestate.

"I dettagli delle regole della Premier League che il club avrebbe violato sono i seguenti" continua la nota ufficiale della Premier, dove si evidenzia in primo luogo il periodo contestato, lunghissimo, dal campionato 2009/2010 al 2017/2018: "le regole della Premier League applicabili in quelle stagioni che richiedevano la fornitura da parte di un club membro alla Premier League, nella massima buona fede, di accurate informazioni finanziarie che fornissero un una rappresentazione veritiera e corretta della posizione finanziaria del club, in particolare per quanto riguarda le sue entrate (comprese le entrate di sponsorizzazione), le sue parti correlate e i suoi costi operativi".

I reati contestati sono vari, si passa alla presunta mancanza di aver incluso "tutti i dettagli della remunerazione dell'allenatore nei relativi contratti" (periodo 2009-2013) ai  mancati "dettagli della remunerazione dei giocatori nei relativi contratti con i propri giocatori" (periodo 2010/2016). Non solo, in relazione a ciascuna delle Stagioni dalla 2013-14 alla 2017-18 inclusa, continua ancora la nota, si contesta come il Manchester City possa non essersi conformato "ai regolamenti UEFA, inclusi i Regolamenti UEFA per le Licenze per Club e il Fair Play Finanziario" e avere violato anche le regole "applicabili in quelle stagioni sulla redditività e la sostenibilità".

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Non è la prima volta che il Manchester City dello sceicco Mansur bin Zayd Al Nahyan, a capo della City Football Group Ltd, finisce sotto la lente di ingrandimento delle autorità calcistiche inglesi. Già nel febbraio 2020, il club era stato bandito dalla Champions League e multato di 30 milioni di euro dopo che si era scoperto che aveva ingannato l'organo di governo del calcio europeo UEFA e infranto le regole del fair play finanziario. Nelle motivazioni espresse dalla giuria, si disse che il City avesse mostrato un "disprezzo" per il principio secondo cui i club devono cooperare con le indagini di un organo di governo e che condusse un atteggiamento volto all' "ostacolo delle indagini". Una prima sentenza poi revocata dal tribunale arbitrale dello sport che ha anche ridotto la multa del club a 9 milioni di sterline poiché "la maggior parte delle presunte violazioni non erano state accertate o erano prescritte".

Il Manchester City di Pep Guardiola nei guai: contestate violazioni finanziare per 9 stagioni
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Adesso, la palla è passata immediatamente al club che dovrà presentare le proprie note difensive e  venire ascoltato dalla Commissione disciplinare della Premier League che, in attesa di raccogliere la testimonianza del club per poi riesaminare il "non rilascerà ulteriori commenti in merito a questa questione fino a nuovo avviso". Intanto preoccupa la situazione generale visto che i reati contestati sono molteplici e protratti per lungo tempo. Ma cosa rischia adesso il Manchester City? Difficile anticiparlo in questa prima fase di indagine, ma se il club dovesse essere giudicato colpevole, dovrà affrontare una serie di potenziali sanzioni tra cui una detrazione di punti in classifica fino ad arrivare eventualmente alla retrocessione o all'espulsione dal campionato. A rischio anche i titoli conquistati nel periodo contestato che ammontano a tre Premier League, una FA Cup e tre Carabao Cup.

Il comunicato ufficiale del Manchester City: "Sorpresi per la pubblicazione delle presunte violazioni"

Non si è fatta attendere la risposta ufficiale della società inglese, con un comunicato ufficiale apparso sul proprio sito: "Il Manchester City FC è sorpreso dalla pubblicazione di queste presunte violazioni delle regole della Premier League, in particolare in considerazione dell'ampio impegno e della grande quantità di materiali dettagliati forniti all'EPL" si legge all'interno della nota del club. "Il Club accoglie con favore la revisione della questione da parte di una Commissione indipendente, per considerare in modo imparziale l'insieme completo di prove inconfutabili esistenti a sostegno della sua posizione".

Una nota ufficiale dai toni precisi, con cui si rimandano al mittente tutte le accuse e che si conclude in modo decisamente duro: "Pertanto, non vediamo l'ora che questa questione venga messa a tacere una volta per tutte"

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