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Manchester City a rischio retrocessione, Guardiola ci ride su: “Non vedo l’ora inizi il processo”

Lunedì 16 settembre inizia il processo al Manchester City che si dovrà difendere dall’accusa di aver commesso ben 115 violazioni al Fair Play Finanziario. Argomento che tiene banco più delle partite di Premier e di Champions, al quale Pep Guardiola ha dovuto rispondere in conferenza, non senza un pizzico di sarcasmo: “Finché non ci sono sentenze, tutti sono innocenti…”
A cura di Alessio Pediglieri
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Lunedì 16 settembre inizia uno dei processi tra i più attesi di sempre nella storia del calcio: il Manchester City deve rispondere all'accusa di aver effettuato ben 115 violazioni al Fair Play tra il 2018 e il 2019. Se venisse giudicato colpevole potrebbe subire una penalizzazione pesantissima tanto da spingerlo verosimilmente verso una clamorosa retrocessione. Argomento caldissimo in queste ore e che è stato anche al centro dell'ultima conferenza di Pep Guardiola. Che ci ha scherzato su: "Non vedo l'ora inizi… ci sono molti avvocati ma aspetteremo e vedremo".

L'ironia di Guardiola in conferenza sul processo che attende il City

Da giocare c'è una partita di Premier, sabato alle 16 contro il Brentford e poi l'attesissimo debutto in Champions League, contro l'Inter. Ma in Inghilterra non si parla d'altro se non dell'imminente processo che attende il club inglese. Argomento che ha tenuto banco anche nella conferenza stampa di Pep Guardiola che si è trovato a dover rispondere più a domande su questo tema che di calcio: "Non vedo l'ora che inizi, sono contento che sia lunedì. Prima inizia e prima finisce tutto" ha provato a ironizzare il tecnico. "So perfettamente che ci sono tante voci sulle condanne che sono venute e verranno fuori, vedremo. So cosa cercano le persone, so cosa si aspettano, lo so perché lo leggo da molti anni ma ho detto che tutti sono innocenti finché non viene provata la colpevolezza. Quindi vedremo: ci sarà un comitato indipendente deciderà"

Guardiola ha provato ad alleviare la tensione e il clima di attesa, spiegando che è più un argomento da gossip e da giornali non da parte sua o dei suoi giocatori: "Io non sono un avvocato e nemmeno Erling è un avvocato, no…. Ci sono molti avvocati in questo Paese e in Spagna… ma aspetteremo e vedremo".

Le accuse al Manchester City: 115 violazioni al Fair Play

Il processo al Manchester City è atteso per lunedì 16 settembre quando si apriranno le porte del tribunale per discutere se il club inglese sia davvero colpevole di ben 115 infrazioni riscontrate tra il 2018 e il 2019 a discapito dei regolamenti di Fair Play finanziario che sono in vigore in Premier League. Tante le accuse verso la società, che si è dichiarata sempre innocente: dalla falsificazione di bilanci, alla mancata denuncia di finanziamenti indebiti. Il verdetto è atteso per inizio 2025, quando verrà data la sentenza, in primo grado, alla quale il club potrà rivolgersi in appello.

Il processo al Manchester City: quando inizia e cosa rischia il club

L'udienza che inizia lunedì 16 settembre e che vede al lavoro una commissione indipendente dovrebbe durare non meno di 10 settimane. Durante questo lasso di tempo, l'accusa e la difesa – ovvero la Premier League e il City – saranno chiamati a presentare le proprie linee di discussione atte a delineare il caso a proprio vantaggio. Un processo che richiederà mesi e che avrà un primo punto di svolta quest'inverno, quando ci sarà la sentenza di primo grado. Anche se dovesse essere giudicato colpevole, il City potrebbe comunque presentare ricorso, con l'esito conclusivo di tutto l'iter che si verrà a delineare non prima della prossima Primavera. In caso di sentenza negativa, il City rischierebbe una pesantissima penalizzazione – che potrebbe coincidere con una matematica retrocessione – o, nel caso più estremo, una estromissione immediata dalla Premier League.

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