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Malore per Adam Szalai in panchina durante Olanda-Ungheria: paura in Nations League

Malore per un componente della panchina dell’Ungheria dopo la partita contro l’Olanda in Nations League sospesa per diversi minuti. Rianimazione in campo e paura per le condizioni dell’addetto ai lavori.
A cura di Marco Beltrami
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La partita tra Olanda e Ungheria di Nations League è stata sospesa dopo il malore improvviso di un componente della panchina della formazione magiara. Si tratta di Ádám Szalai, ex giocatore delle giovanili del Real Madrid recentemente ritiratosi e collaboratore di Marco Rossi. L'uomo è crollato sul terreno di gioco, con chi gli era vicino che ha fatto scattare subito i soccorsi.

Immediatamente i calciatori e gli addetti ai lavori hanno fatto da scudo come accadde per Eriksen per permettere le cure e a quanto pare i tentativi di rianimazione. Solo dopo la sua uscita in barella, il match è ripartito. Potrebbe essersi trattato di un attacco epilettico per il tecnico: le sue condizioni sono stabili.

Olanda-Ungheria sospesa per il malore di Szalai sulla panchina magiara

All'ottavo minuto di gioco della sfida tra olandesi e ungheresi, l'attenzione di tutti è stata richiamata dalle urla provenienti dalla panchina ospite. Tutti hanno subito chiesto a gran voce l'interruzione delle ostilità per permettere le cure a qualcuno che si era sentito male. Si è trattato di Szlai e la situazione è sembrata subito grave e il direttore di gara, ha sospeso il gioco. Preoccupazione in campo con i calciatori che subito si sono recati a bordo campo per rendersi conto di quello che stava accadendo.

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Cosa è successo, sanitari in campo e uomo rianimato

Mentre sul campo sono intervenuti i sanitari, con l'ambulanza, è stato tutto schermato: l'uomo steso a terra e a quanto pare privo di sensi è stato circondato dai giocatori che hanno provveduto a fare da scudo per le telecamere. Volti molto preoccupati, mentre anche i calciatori dell'Olanda sono rimasti ad aspettare gli sviluppi della situazione. Diversi i minuti di trattamento in campo, con la persona che poi lentamente è stata trasportata via dallo stadio.

Grande commozione e timore per Szalai, con i giocatori dell'Ungheria che inizialmente non sembravano voler riprendere la partita. Poi dopo l'uscita tra gli applausi di tutto lo stadio hanno acconsentito a proseguire il match, con la speranza di ricevere buone notizie. E poco dopo è arrivata la beffa, con il calcio di rigore a favore della squadra di casa. Quello che conta però stasera forse non è solo il risultato

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