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Malinovskyi contro l’Atalanta per aver celebrato Miranchuk: “Un contribuente del terrorismo russo”

Ruslan Malinovskyi contro l’Atalanta dopo il post celebrativo del club bergamasco sui social al gol di Miranchuk con la maglia della Russia in amichevole. Il fantasista dell’Ucraina non l’ha presa bene: “È un contribuente del terrorismo russo”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Ruslan Malinovskyi si scaglia contro l'Atalanta per aver celebrato sui social il gol di Aleksiej Miranchuk messo a segno con la Russia nell'amichevole contro la Serbia. Il fantasista dell'Ucraina, oggi al Genoa dopo aver militato nella Dea, non usa mezze misure: "Un contribuente del terrorismo russo, ogni giorno per due anni”. Tutto questo sta accadendo proprio nelle stesse ore della sparatoria al Crocus City Hall vicino Mosca che ha provocato 12 morti e 35 feriti (bilancio ancora in aggiornamento ndr).

A due anni dall'offensiva russa in Ucraina la guerra in quelle zone non sembra avere fine. Oltre ai tanti morti, gli effetti provocati anche dal punto di vista sociale sono tanti e hanno avuto effetti inevitabilmente pure nel mondo dello sport e del calcio. Malinovskyi sin dal primo momento – in quel periodo vestiva ancora la maglia dell'Atalanta – si era chiaramente schierato a difesa del suo popolo sfruttando la notorietà per lanciare continui messaggi di pace e facendosi portavoce di un cessate il fuoco che però purtroppo non è mai arrivato. E così, evidentemente, vedendo quel post dell'Atalanta che ritraeva Miranchuk festeggiare con la maglia della Russia, Malinovskyi non l'ha presa bene.

Il calciatore, oltre alla sua frase di risposta, allega anche quattro foto di città dell'Ucraina distrutte e del popolo rifugiato nelle stazioni della metropolitana per sfuggire alle bombe. Successivamente il fantasista del Genoa pubblica anche un'altra frase in risposta a quel post celebrativo dell'Atalanta per Miranchuk: "Non ti ricorda niente? Forse Kharkiv? Champions League? M?". In questo caso ci sono foto proprio della città e dello stadio di Kharkiv completamente distrutto. Un messaggio duro che l'Atalanta di certo non si aspettava di ritrovare tra i commenti a quel post che tradizionalmente viene fatto a tutti i giocatori del club che si mettono in mostra con la propria nazionale durante la pausa campionato.

E pensare che quando due anni fa scoppiò la guerra tra Russia e Ucraina, Malinovskyi e Miranchuk sfilarono insieme al Gewiss Stadium come simbolo della fratellanza tra i due popoli cercando di andare oltre il conflitto. Un messaggio forte testimoniato anche dai compagni di squadra che in quel periodo raccontarono come i due si fossero anche stretti in un lungo, forte ed emozionante abbraccio nello spogliatoio proprio nelle primissime ore successive agli attacchi russi in Ucraina. Momento che oggi sembra già appartenere al passato dopo lo sfogo a sorpresa del calciatore ucraino.

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