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Maldini voleva portare Messi al Milan: “Per 10 giorni ci ho provato”

Paolo Maldini ha svelato un retroscena di mercato incredibile ai microfoni del PoretCast di Giacomo Poretti: voleva portare Messi al Milan.
A cura di Vito Lamorte
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"Chi vorrei acquistare? Penso che un calciatore come Messi sia uno spettacolo per tutti, anche se ormai è tardi, quando leggevo che poteva andare all’Inter ero amareggiato. Per 10 giorni ho provato a portarlo al Milan ma poi abbiamo capito che era impossibile”. La confessione di Paolo Maldini ai microfoni del PoretCast di Giacomo Poretti.L'ex direttore dell'area tecnica del Milan ha toccato diversi temi in un'intervista e si è soffermato anche sulla possibilità di poter far indossare la maglia rossonera alla Pulce.

C'è stato un periodo in cui il nome del fuoriclasse argentino è stato accostato spesso all'Inter, con tutti i vari segnali social lanciati dalla Cina che venivano presi come indicazioni per la campagna acquisti: Maldini, dal canto suo, aggiunge molta più sostanza rispetto a quanto detto sulla possibile operazione dei cugini. L'ex dirigente ha ammesso di aversi provato ma poi ha capito le difficoltà che c'erano per poter portare un calciatore come l'otto volte Pallone d'Oro a Milano.

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Maldini ha parlato alle differenze tra il ruolo del giocatore e quello del dirigente: "C’è una differenza enorme. In una ‘subisci’ il risultato e nell’altra ‘determini’. Io soffrivo tantissimo e mi agito. Ricky Massara invece soffriva ma in silenzio. L’allenatore non lo farò mai. Vedevo mio papà che aveva sempre la valigia pronta. Poi magari incontri qualche Presidente un po’ così…non me la sentivo. Quando ho smesso sapevo cosa non volevo fare".

Infine l'ex difensore del Milan e della Nazionale ha parlato anche dei derby disputati in carriera: "Ho iniziato a giocare abbastanza giovane, quando arrivi nello spogliatoio ti rendi conto come stai, se bene o meno, è tutta una questione di tensione. Abbiamo fatto anche dei derby in Champions League, ti ricordi? (ride e si rivolge a Poretti, ndr) In quel caso la tensione era ai massimi livelli. Poi dopo quando hai una certa età aspetti solo quella partita. Quando mi chiedono cosa mi manca rispondo l’ambiente dello spogliatoio e quel misto tra paura ed emozione prima della partita, il contatto e l’adrenalina della gente. 80 mila persone sono tante. Sono quello che ha fatto più derby di tutti“.

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