Maldini e Massara liquidati mentre stavano chiudendo 3 acquisti per il Milan: incontri cancellati
Chi l'avrebbe mai detto. La stagione del Milan si è chiusa con il colpo di scena della rottura con Paolo Maldini e Ricky Massara. In un colpo solo dunque il club ha dato il benservito al capo dell'area tecnica e al direttore sportivo, attraverso l'incontro decisivo con il proprietario Gerry Cardinale. Uno shock per tutto il popolo rossonero, per la squadra, ma anche per i diretti interessati che infatti avevano già in programma appuntamenti di mercato ovviamente poi saltati.
Una scelta presa da lontano. Quando Cardinale e RedBird hanno acquisito il club c'era stato già un momento di "incertezza", con il rinnovo per Maldini arrivato in extremis dopo che l'icona rossonera che si era garantito la possibilità di poter gestire il budget di mercato in maniera libera. Un mercato che non si è rivelato particolarmente fortunato, con l'investimento importante su De Ketelaere (e anche Origi) che non ha dato i risultati sperati. Questo però è stato solo uno dei fattori che hanno portato al divorzio, la classica punta dell'iceberg, visto che alla base c'è anche l'assenza di una totale condivisione di programmi e obiettivi, con la presenza di crepe che in futuro, secondo Cardinale, sarebbero potute diventare ancor più importanti.
Se da un lato Maldini, con la cieca fiducia di Massara, ha puntato sulla richiesta di maggiori investimenti per rendere il Milan ancor più competitivo, la proprietà ha ribadito la necessità di una maggiore oculatezza nella gestione dei fondi. Senza dimenticare la volontà di poter anche dire la propria sulle scelte di mercato all'insegna della condivisione totale a 360°. Posizioni insomma discordanti e divergenza di vedute sulla gestione tecnica del club ma che, almeno nell'ottica di Maldini e Massara, non sembravano destinate a portare ad una rottura così improvvisa.
E invece ecco che nell’incontro durato poco più di mezz'ora la proprietà ha chiarito la sua posizione ribadendo la necessità di rivedere anche la gestione del mercato e degli investimenti per lo stesso, con la bocciatura dunque dell'autonomia e del maggiore budget richiesto da Maldini. Tutto ripartendo dal tandem interno Moncada e Furlani, con una maggiore ingerenza dunque della proprietà anche in sede di mercato.
Sicuramente la decisione ha spiazzato Paolo Maldini, seguito poi a ruota da Massara. Nessuno dei due si aspettava un epilogo del genere, come confermato anche dagli appuntamenti in programma proprio nelle scorse ore. Secondo quanto riportato da Sky infatti l'ormai (quasi) ex coppia mercato del Milan avrebbe dovuto incontrare il procuratore di Loftus-Cheek, quello di Kamada che sembrava destinato ad essere il primo colpo per la prossima stagione, con la trattativa anche per portare in rossonero Arnautovic per rinforzare l'attacco. E invece niente di fatto con tutti gli incontri in agenda cancellati in blocco subito dopo la convocazione da parte della proprietà.
Insomma una situazione che ha sorpreso i due dirigenti liquidati con un incontro brevissimo dunque, ma anche lo spogliatoio che ha sempre visto in Maldini e Massara dei punti di riferimento dentro e fuori dal campo. Non è un caso che diversi giocatori abbiano già espresso il proprio malumore, in primis Leao che sui social ha pubblicato una faccina perplessa. Uno scossone vero e proprio dunque, meno però per la proprietà che aveva già preso questa decisione da tempo.