Maldini e Massara hanno rinnovato col Milan: “All’ultimo ma tutto a posto, accordo trovato”
Una lunghissima giornata che appariva infinita con l'attesa da parte di un intero popolo per la notizia più importante: il prolungamento dei contratti di Frederic Massara e Paolo Maldini, i due uomini simbolo di questo Milan, nato in silenzio e arrivato passo dopo passo in cima al calcio italiano. Come non succedeva da tempo e come dovrà ricapitare a breve, perché il progetto è solamente all'inizio e porta la loro firma anche se ne condividono gli elogi e seminano pregi e tributi all'altrui operato. Firma che è praticamente ufficiale.
In tarda serata, uno stremato Paolo Maldini da un incontro fiume durato l'intera giornata, ha avuto le ultime forze per confermare quanto poi verrà ratificato dalla società rossonera: "Tutto a posto" ha sussurrato ai giornalisti presenti fuori da Casa Milan. "Sono contento, all'ultimo ma abbiamo rinnovato, possiamo iniziare a programmare un futuro vincente". Ora la parola passerà al calciomercato che inizierà domani ma non c'è fretta: "Con calma, adesso c'è tempo inizieremo un po' in ritardo ma recupereremo" ha aggiunto il dt che proseguirà a migliorare ancora il progetto appena nato e che per i prossimi due anni non vedrà cambiamenti dirigenziali.
La fotografia di quanto accaduto nella scorsa stagione l'ha racchiusa lo stesso Massara, da Rimini al Grand Hotel dove si brinda all'apertura ufficiale del calciomercato estivo 2022/2023: essere vincenti in modo sostenibile, senza trucchi o intuizioni particolari ma solamente ponendo davanti a tutto e a tutti la cultura del lavoro. Una cultura che si è radicata in poco tempo ma che deve restare a lungo e che lo farà sulla scia del rinnovo di un contratto che si è trasformato in un autentico tormentone.
Sin dal giorno successivo del successo e della gioia esplosi contro il Sassuolo e poi proseguiti per giorni e giorni per le strade di Milano, non si era iniziato che a parlare d'altro: quando firmano Maldini e Massara? Ma rinnovano? Con il cambio di proprietà non è che tutto cambierà? Dubbi, perplessità e timori di tifosi che hanno sempre saputo delle garanzie date a Pioli da parte dei due uomini mercato e che hanno a tratti tremato davanti alle notizie del passaggio di proprietà e dei cambiamenti in via dirigenziale.
Prima la decisione di Elliott di cedere al fondo arabo InvestCorp, poi un signing prolungato quasi allo spasimo fino all'inserimento di RedBird, gruppo connazionale della famiglia Singer. Prima come un gossip, poi come un'alternativa, infine come l'unica soluzione ritenuta valida. Nel mezzo, il silenzio crescente su Maldini e Massara, quasi dimenticati davanti alle carte di trasferimento della proprietà. Poi, il primo schiaffo, arrivato direttamente da Maldini che ha messo le cose in chiaro, quindi il ritorno a parlare di rinnovi e di condivisione delle idee anche con Jerry Cardinale, il nuovo proprietario rossonero, limando anche le ultime incomprensioni. Fino alla lunghissima giornata odierna.
Si sapeva che il 30 giugno era considerata la dead-line oltre la quale non potersi spingere e dalle prime luci dell'alba in Casa Milan si è apparecchiato per concludere la trattativa. A Maldini e Massara è stata presentata la proposta da parte di RedBird della quale erano trapelati alcuni particolari e indiscrezioni – mai confermate ma nemmeno smentite. Una proposta passata al delicato vaglio dei legali, presenti insieme a Maldini in sede rossonera per analizzare i dettagli e fare le cose per bene. Così, l'annuncio è slittato prima all'ora di pranzo, poi nel primo pomeriggio, infine dopo cena. In un crescendo di conferme che da più parti raccontano di una intesa alla fine trovata: il Milan prosegue con Maldini e Massara. Maldini e Massara proseguono con Milan.