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Malagò: “Dal 4 maggio solo allenamenti senza contatto, o con atleti certificati”

“Dal 4 maggio solo allenamenti senza contatto, o con atleti certificati”, il presidente del Coni Giovanni Malagò racconta come lo sport italiano si prepara alla Fase 2 dell’emergenza Coronavirus. Inevitabili distinzioni tra le varie attività e tra le discipline individuali e di gruppo, già per quanto concerne il possibile ritorno agli allenamenti.
A cura di Marco Beltrami
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L'Assemblea di Lega ha confermato la volontà di tutti i club italiani di tornare in campo per concludere la Serie A. La palla ora passa al Governo che dal 4 maggio potrebbe, con l'avvio della fase due, permettere ai calciatori di riprendere gli allenamenti in linea con le misure di sicurezza inserite nel protocollo inviato dalla Figc ai ministeri di Sport e Salute. Giovanni Malagò, presidente del Coni in un'intervista alla rivista Chi, ha sottolineato le distinzioni tra il ritorno al lavoro per i vari sportivi evidenziando: "Dal 4 maggio solo allenamenti senza contatto, o con atleti certificati".

Malago e la fase due dello sport italiano, ripresa possibile ma con distinzioni sugli allenamenti

Giovanni Malagò si è detto fiducioso sul possibile ritorno agli allenamenti a partire dal 4 maggio. Ci saranno però allenamenti e allenamenti, in linea con le misure di sicurezza adottate per i vari sport con le inevitabili differenze tra una disciplina e l'altra: "Confido che dal 4 maggio ci sia un'apertura, con tutte le prescrizioni e le indicazioni concordate con il ministro Vincenzo Spadafora e il comitato scientifico naturalmente. Ci sono 387 discipline sportive chiuse. Il governo ci farà sapere, ma noi stiamo già preparando tutto. Ci sono molte differenze. Sport individuali e di squadra. Outdoor e indoor. È evidente che un golfista che sale in macchina, va da casa sua al campo, si allena senza passare dallo spogliatoio, sta due ore sul green e poi torna a casa in auto a farsi la doccia, è cosa diversa da un match di judo o di pugilato".

Dal 4 maggio solo allenamenti senza contatto, o con atleti certificati

E il calcio? Inevitabilmente i calciatori potrebbero tornare a lavorare nei rispettivi campi d'allenamento, ma evitando il più possibile i contatti, con sessioni specifiche, e dunque senza partite. A meno che non ci siano delle certificazioni e delle garanzie in merito: "Va tutto codificato. Non si può dire solo ‘stai a casa'. Si potranno fare soltanto allenamenti senza contatto, oppure gli atleti dovranno certificarsi. Certo, chi fa atletica leggera e corre da solo a distanza di 30 metri dagli altri all’aperto non mette in pericolo nessuno. Ecco, se non ci saranno controindicazioni, dal 4 maggio questi potranno ricominciare. Con le dovute differenze a seconda delle discipline".

Dagli allenamenti alle partite, il piano dello sport italiano

Discorso ancor più complicato poi per il ritorno all'attività agonistica, con partite e impegni nazionali e internazionali. A tal proposito Malagò conferma che si sta lavorando ad un protocollo ulteriore da sottoporre alle istituzioni: "Le competizioni riguardano tutti e comprendono spostamenti anche impegnativi, nazionali e internazionali. Situazione diversa dai semplici allenamenti. Ma per essere pronto un atleta deve allenarsi. Stiamo preparando un protocollo con tutte le federazioni da sottoporre al governo e al comitato tecnico. Siamo a buon punto".

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