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Makkelie e VAR assenti in Turchia-Italia: c’era un rigore per fallo di mano

La moviola di Turchia-Italia, partita inaugurale degli Europei. La Nazionale ha protestato tantissimo nel finale del primo tempo per via di un fallo di mano netto di Celik all’interno dell’area di rigore. Proteste anche per un altro fallo di mano su tiro di Immobile respinta con la complicità di un braccio da Soyuncu.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La moviola di Turchia-Italia dopo il primo tempo. L'Italia ha protestato tantissimo nel finale del primo tempo per via di un fallo di mano netto all'interno dell'area di rigore. Su cross di Spinazzola da sinistra il braccio largo di Celik ferma la palla che era diretta ad Immobile in area di rigore. L'arbitro non segnala il penalty e dopo un breve check con il Var fa proseguire il gioco tra le proteste degli azzurri in campo e dalla panchina. Il braccio del giocatore turco era chiaramente largo.

Proteste anche per un altro fallo di mano in area di rigore alla mezzora su tiro di Immobile con una conclusione respinta con la complicità di un braccio da Soyuncu, che in questo primo tempo ha sofferto la tecnica dei calciatori azzurri. I giocatori italiani hanno accerchiato il direttore di gara, il signor Danny Makkelie. Anche in questo caso il direttore di gara ha deciso di far proseguire l'azione senza nemmeno il consulto con il Var. Il direttore di gara ha giudicato il movimento del difensore naturale e congruo con tutto il movimento del corpo.

Sono state tante le proteste degli azzurri ma è chiaro che ora gli arbitri, soprattutto in questi Europei, non valuteranno solo il tocco ma daranno molto peso al movimento di tutto il corpo. Anche se nel caso del tocco di Celik su cross di Spinazzola, era palesemente largo il braccio del difensore della Turchia e quindi potevano davvero esserci gli estremi per un calcio di rigore. Mancini ha dovuto contenere molto la propria panchina che è entrata completamente in campo per protestare contro questa decisione ma il direttore di gara è stato fermo sulla sua decisione. Gli azzurri, inoltre, avevano anche timidamente protestato per un colpo all'anca a Barella che ha visto il centrocampista dell'Inter finire a terra in area di rigore. Anche in questo caso l'arbitro ha fatto proseguire giudicando quello come scontro di gioco.

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