Mail di minacce ai tifosi inglesi prima di Italia-Inghilterra: “Vi verremo a prendere in 60”
Giovedì 23 marzo l'Italia disputerà una partita a Napoli dopo una lunga assenza, ma è già scattato un campanello d'allarme per quanto riguarda la sicurezza pubblica. A seguito dell'Inghilterra, primi avversario degli Azzurri per le qualificazioni al prossimo Europeo, arriveranno in città tanti tifosi e la paura è quella di replicare quanto successo con gli ultras dell'Eintracht.
Le due federazioni stanno monitorando con attenzione la situazione, ma dal Regno Unito è arrivata la denuncia di Garford Beck, organizzatore della partita amichevole fra i tifosi delle due nazionali che si sarebbe dovuta tenere lo stesso giorno dell'incontro.
Non è raro infatti che le due tifoserie che si radunino in un centro sportivo prima di assistere alla partita vera e propria, in segno di fair play. Questa volta però l'amichevole rischia di essere annullata perché presa di mira dagli ultras napoletani: il tifoso inglese infatti ha raccontato ai media di aver ricevuto alcune minacce via mail.
La lettera anonima aveva l'intento di intimorire Beck che nei giorni scorsi aveva promosso l'evento che stava organizzando. "Pubblicizzi la partita per farci vedere dove sarai, sei molto stupido", si legge, "Sarai avvertito solo una volta, 60 persone ti verranno a prendere".
L'uomo, preoccupato dalle minacce rivolte a lui e al suo gruppo "EnglandFans FC", ha raccontato tutto l'accaduto ai media inglesi: "Stavo leggendo la mia e-mail e mi si sono quasi cavati gli occhi. Non avevo altra scelta che contattare i nostri amici in Italia per vedere se si trattava di una minaccia vera".
E adesso è molto probabile che l'amichevole fra tifosi venga annullata per garantire l'ordine pubblico, come ribadisce Beck: "Hanno detto che se non possono garantire la nostra sicurezza, lo annulleranno, il che è un vero peccato per noi e per loro".
La partita si sarebbe dovuta tenere alle ore 11, poche ore prima della sfida tra Italia e Inghilterra, al Centro Sportivo Universitario. L'uomo, tifoso inglese di lunga data e che ha seguito la sua nazionale anche in Qatar per il Mondiale, ha già speso quasi 250 euro in gagliardetti e targhe personalizzate da consegnare nel corso dell'evento.
La federazione inglese procederà con molta cautela: l'obiettivo è quello di non ripetere quanto successo con gli ultras dell'Eintracht appena una settima fa, una situazione che ha allarmato i tanti tifosi inglesi pronti a visitare la città.