Maignan sta recuperando dall’infortunio, ultimi esami positivi: ora c’è una data per il rientro
SOS Milan. I campioni d'Italia hanno bisogno di ricompattarsi il prima possibile e per farlo hanno necessità che tutti i suoi uomini migliori non manchino all'appello. Tra questi, certamente, c'è anche il portiere francese Mike Maignan che ha lasciato un vuoto in difesa, non solo in senso fisico, creando più di una semplice incertezza in un reparto che fino ad un anno fa era il fiore all'occhiello dei successi rossoneri. Ma la luce in fondo al tunnel sembra essersi accesa, dopo gli ultimi confortanti esami di giovedì 19 gennaio.
Lo sconsolante cammino del Milan nel 2023 ha acceso tutte le luci d'emergenza in un colpo solo: sono bastate due settimane dalla ripresa del campionato per gettare il Diavolo all'inferno. In campionato l'avvicinamento al Napoli è svanito non appena sfiorato, merito dei partenopei ma anche di un Milan che ha mostrato le prime crepe nella rimonta finale della Roma a San Siro dal 2-0 al 2-2 e nel pareggio stentato di Lecce. Poi, la scoppola in Coppa Italia, con il Torino che ha macinato la squadra di Pioli ai supplementari, approfittando ancora una volta della fatica accusata da Giroud e compagni. Fino all'ultimo triste epilogo arabo in Supercoppa Italiana dove la sconfitta è invece maturata nella prima parte di una partita in cui l'Inter ha imperversato fino al 90′.
Troppe falle, troppi colpi a vuoto che hanno decisamente ridimensionato le aspettative del mondo rossonero che ora chiede a Massara e Maldini di continuare a tenere la pressione alta in spogliatoio oltre a rivedere qualche programma di mercato, possibilmente entro il 31 gennaio intervenendo subito con qualche innesto. L'area tecnica è sempre stata chiara, fino ad oggi: non si faranno movimenti invernali, eppure qualcosa sembra essere diventato necessario visto che la sosta per i Mondiali ha riconsegnato i migliori in uno stato psicofisico imbarazzante. Leao, Theo Hernandez, Giroud che costituiscono la colonna vertebrale rossonera girano a vuoto, stanchi e provati da una stagione inedita che li ha visti impegnati ai Mondiali per poi ripartite col Milan quasi subito.
Oltre a loro la struttura verticale rossonera non può fare a meno anche di due altri pilastri che ne determinano i risultati, Tomori e Maignan assoluti protagonisti dell'ultimo scudetto. E se per il difensore, lo stato di forma è calato in modo preoccupante, per il portiere francese l'assenza è stata determinante in più di una occasione. Perché Maignan ha sempre fatto pesare la sua presenza, al di là delle qualità tra i pali, nel consegnare alla squadra quella mentalità e sicurezza necessarie per ottenere buoni risultati. Tuttavia, dallo scorso 18 settembre, il portiere francese latita dal campo prima per un problema al polso, poi per un guaio al polpaccio.
Sono passati quattro lunghissimi mesi senza il numero 1 titolare e le conseguenze si stanno facendo sentire: Tatarusanu e Mirante non appaiono soluzioni a lungo termine e il vuoto in porta è più che sensibile. Senza Maignan, nelle ultime 1 partite di campionato il Milan ha mantenuto inviolata la propria porta solo in due occasioni. Troppo poco per chi vuole restare ai vertici fino alla fine. Ma adesso, in soccorso anche di Maldini e Massara, è arrivato l'ultimo esito degli esami clinici cui si è sottoposto il francese, che hanno dato esito positivo. La cicatrice al polpaccio sembra essersi assorbita, con quella che è stata definita una "soddisfacente evoluzione nel processo di guarigione".
Finalmente, dunque, c'è anche una data di rientro per Mike Maignan al Milan: la società l'ha fissata al 14 febbraio 2023. Ancora un po' in là nel tempo, con altre quattro gare di campionato d'attesa (in totale saliranno a 24 le assenze a fronte di sole 9 presenze stagionali), ma una deadline non posta a caso perché coinciderà con il giorno di ripartenza della Champions League, quando a San Siro farà visita il Tottenham di Conte per l'andata degli ottavi di finale. E che coinciderà anche con San Valentino, la festa in cui le coppie rinnovano il loro patto d'amore. Come Maignan e il Milan.
