Maignan risponde sui social alle false voci sulla droga: ce l’ha con qualcuno in particolare
Voci fastidiose. Brusio di sottofondo. Chiacchiericcio molesto. Non si sono fermati nemmeno con il rientro tra i pali di Mike Maignan, che è tornato a giocare col Milan dopo una lunga assenza. Cinque mesi di stop (compresa la puasa per i Mondiali, che ha saltato per infortunio) per una lesione muscolare al polpaccio: l'incubo è finito domenica sera nella sfida contro l'Atalanta (che ha spinto i rossoneri al secondo posto).
Non è stato particolarmente impegnato, se non per l'ordinaria amministrazione. Si è visto il numero uno francese uscire ogni tanto dai pali e piazzarsi alla sua maniera su punizioni oppure rimesse laterali. Ha rotto il ghiaccio dopo un lungo periodo passato a consultare medici, fisioterapisti, report diagnostici; a fare il conto alla rovescia spostando sempre un po' più là la possibile data del rientro perché acciacchi come il suo raccomandano cautela estrema.
Appena 8 le gare giocate finora in campionato, un paio quelle di Champions che risalgono alla fase a gironi: contro il Tottenham a Londra ci sarà per conquistare la qualificazione ai quarti e spazzare via del tutto io cattivi pensieri.
A chi ne ha fatti su di lui ha risposto condividendo un paio di messaggi sui social network, dov'è stato forte il tam tam di indiscrezioni, illazioni, parole in libertà sulle cause della sua indisponibilità: in molti si sono chiesti (e molti altri ancora hanno ragionato per assurdo o per azzardo) quale fosse il suo malessere. A tutti ha replicato con la voglia di togliere qualche sassolino dalla scarpa e rispedirlo al mittente.
"Mi riconosci?! Sono tornato!", è il testo del primo post pubblicato su Twitter con due cuori (uno rosso e uno nero) a corredo. Poche parole a margine di immagini che lo raffigurano fiero e mentre urla per esultare. Non sono le uniche. Ce ne saranno delle altre, e di ben altro tenore, in una storia condivisa su Instagram nella quale farrà esplicito riferimento a chi aveva alimentato sospetti sulla sua lunga assenza.
Maignan parla di "fede, lavoro e vittorie" come le sue uniche droghe. Perché questa affermazione? È stato come fare un gesto semplice con la mano per sgombrare il tavolo da tante, troppe frasi dette sul suo conto. A tenerlo lontano dai campi è stato un brutto infortunio. Chi ha pensato altro lo ha fatto solo in malafede. Maignan è tornato, il Milan ha bisogno anche di lui per un prosieguo di stagione da affrontare pancia a terra e col coltello tra i denti.
