Maguire, dopo l’arresto l’accusa di corruzione: “Sono il capitano dello United, sono ricco”
Accuse pesantissime per Harry Maguire dopo l'arresto in Grecia per una rissa in cui sono stati coinvolti anche agenti di polizia. Il difensore e perno del Manchester United e della nazionale inglese che dovrà rispondere con altre due persone di lesioni personali e violenza contro dipendenti pubblici, secondo l'accusa avrebbe tentato anche di corrompere un poliziotto affinché, dietro pagamento di una cospicua somma, lo lasciasse andare.
Harry Maguire e il caso dell'arresto in Grecia, accuse pesantissime per il capitano dello United
Harry Maguire è stato arrestato a Mykonos pochi giorni fa, insieme al fratello Joe e all'amico Christopher Sharman. I tre sono accusati di di ripetute lesioni personali e violenza contro i dipendenti pubblici dopo un alterco con alcuni agenti di polizia arrivati sul posto, dopo che si era scatenata una rissa con altri presenti. Il calciatore del Manchester Unites, secondo la BBC si sta facendo rappresentare al processo in terra ellenica da Alexis Anagnostakis, uno dei massimi avvocati greci per i diritti umani. Secondo la difesa, tutto sarebbe nato dopo che un gruppo di persone albanesi avrebbero iniettato alla sorella di Maguire una sostanza, provocandone lo svenimento. Gli imputati avrebbero a quel punto chiesto a più riprese di essere portati in ospedale, ma la situazione concitata sarebbe degenerata poi in una rissa con gli agenti arrivati sul posto.
La versione dell'accusa è completamente differente e si basa sulle dichiarazioni di alcuni poliziotti che hanno puntato il dito contro Maguire, suo fratello e il suo amico per una vera e propria aggressione fisica e verbale. In particolare un agente presente nella stazione di polizia al momento dell'arresto ha raccontato di un tentativo di corruzione da parte di quello che è il difensore più pagato della storia del calcio. Quest'ultimo avrebbe detto: "Sai chi sono? Sono il capitano del Manchester United, sono molto ricco, posso darti soldi, posso pagarti, per favore lasciaci andare". Una versione poi confermata anche da un collega.