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Madrid, la Federazione spagnola celebra Leo Messi con una statua

A pochi giorni dalla vittoria del sesto Pallone d’Oro di Leo Messi, la RFEF ha deciso di realizzare una statua dell’argentino da posizionare nel suo quartier generale e nella suggestiva e prestigiosa Sala Luis Aragonés: l’auditorium della Federazione spagnola, dove sono già presenti le altre tre statue di Di Stéfano, Pelé e Maradona.
A cura di Alberto Pucci
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La statua di Cristiano Ronaldo fa bella mostra di sé a Madeira, quella di Zlatan Ibrahimovic un po' meno nella furente Malmoe. Tra i due grandi attaccanti, celebrati con sculture più o meno apprezzate, potrebbe a breve arrivare anche un terzo incomodo: un giocatore che, anche lui, ha meritato di esser riprodotto e mostrato ai turisti di Las Rozas, comune spagnolo situato a pochi chilometri dalla capitale Madrid.

Secondo le ultime indiscrezioni, rilanciate da un'emittente televisiva, la Federcalcio spagnola avrebbe infatti deciso di realizzare una statua di Leo Messi e aggiungerla a quelle di Di Stéfano, Pelé e Maradona già esistenti nella ‘Ciudad del Fútbol', quartier generale della Federcalcio inaugurato nel 2003 e centro ufficiale di allenamento della nazionale di Luis Enrique.

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Messi nella città dei rivali

I conduttori del programma tv "Que t’hi Jugues?", trasmesso in Spagna da ‘Cadena Ser', hanno dunque parlato di questa possibile decisione della RFEF che vorrebbe realizzare una statua in ferro battuto del Pallone d'Oro 2019 e posizionarla nella prestigiosa e suggestiva Sala Luis Aragonés: l'auditorium della Federazione, dove sono già presenti le altre tre statue leggendarie. Come riportato da ‘Cadena Ser', la decisione di realizzare una statua di Leo Messi avrebbe già ricevuto il consenso totale di tutti i componenti della Federazione.

Oltre alla felicità di molti tifosi blaugrana per questo importante riconoscimento, c'è però anche chi ha storto il naso di fronte all'idea di piazzare la statua dell'attaccante argentino nella città rivale da sempre: ovvero Madrid. Polemiche e critiche che non hanno però fatto tornare sui suoi passi la Federazione iberica: sempre più convinta di dover celebrare al meglio un giocatore che ha scritto pagine indelebili nella storia del calcio spagnolo.

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