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L’uscita senza senso di Dragowski nasce da un clamoroso errore: non aveva possibilità

Lo sviluppo dell’azione e il modo in cui sono sistemati i giocatori (a cominciare proprio dal portiere) spiega bene l’ingenuità macroscopica del numero uno dei toscani in occasione del vantaggio della Juve.
A cura di Maurizio De Santis
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L'incredibile errore commesso da Dragowski nella sfida di Coppa Italia contro la Juventus.
L'incredibile errore commesso da Dragowski nella sfida di Coppa Italia contro la Juventus.

Dragowski ha sbagliato tutto. Lettura dell'azione, valutazione della traiettoria della palla, posizione e – più ancora – il tentativo di rimediare a un errore che lo aveva già messo fuori causa. Il gol del vantaggio segnato dalla Juventus nel primo tempo arriva grazie (anche) al clamoroso errore commesso dal portiere della Fiorentina. Eppure fino allora (31°) era apparso freddo e reattivo: non s'era fatto trovare impreparato sulla conclusione di Vlahovic (era lì, a chiudergli lo specchio, deviando il tiro del serbo scattato in contropiede) né su quella di Morata (sia pure in fuorigioco). Poi a un certo punto deve esseri spenta la luce. Blackout totale.

Lo sviluppo dell'azione e il modo in cui sono sistemati i giocatori (a cominciare proprio dal portiere) spiega bene l'ingenuità macroscopica del numero uno dei toscani. Vede spiovere in area il cross calciato da Morata e, preoccupato dalla presenza di Vlahovic in area di rigore, decide che quello è il momento per uscire dai pali e muoversi d'anticipo. Lo fa con troppa precipitazione e altrettanta superficialità, "bucando" – come si dice in gergo – l'intervento perché calcola male distanza e direzione della palla.

L'uscita a vuoto di Dragowski che agevola il vantaggio della Juventus.
L'uscita a vuoto di Dragowski che agevola il vantaggio della Juventus.

La vedrà passare sulla testa e, successivamente, non avrà abbastanza tempo per recuperare postura e piazzamento migliori. La frittata è fatta… la palla – colpita da Biraghi – arriva a Bernardeschi e per l'ex di turno è un gioco facile facile controllarla, lasciando partire una palombella altrettanto beffarda. La partita si sblocca, la pendenza è massima per risalire la china e rimontare il risultati, Dragowski ne porta addosso tutto il peso. In finale all'Olimpico ci va la Juve.

Il tentativo estremo di Dragowski di rimediare all'errore commesso nell'azione che porta la Juve avanti con Beernardeschi.
Il tentativo estremo di Dragowski di rimediare all'errore commesso nell'azione che porta la Juve avanti con Beernardeschi.

All'estremo difensore polacco era successo anche nel ritorno degli ottavi di finale con il Napoli. Per sua fortuna, però, la Viola riuscì a rimediare battendo gli azzurri 2-5 ai supplementari e strappò la qualificazione. Cosa combinò Dragowski? Prima rinviò male, agevolando l'azione del pareggio dei partenopei poi si rese protagonista di una papera grottesca (in collaborazione con Venuti) fino a farsi espellere pur di non subire un altro gol.

La stagione del numero uno polacco è stata finora caratterizzata più da ombre che luci: appena sette presenze in campionato, le ultime due risalgono a febbraio scorso dopo un lungo periodo di assenza dovuto a un infortunio e al ritardo di condizione. Tanta panchina e un po' di luce in Coppa Italia. Ma deve esserne rimasto abbagliato.

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