L’ultimo paradosso del Barcellona: costretti a rinnovare un contratto che volevano rompere
Il Barcellona in piena crisi finanziaria e alla disperata ricerca di calciatori da tagliare per ridurre il monte ingaggi e rientrare nei parametri imposti dal Fairplay finanziario della Liga per poter tesserare il nuovo acquisto Ferran Torres ha appena annunciato a sorpresa l'estensione di contratto di uno dei calciatori epurati prima da Ronald Koeman e poi finito fuori dai piani anche del nuovo allenatore Xavi, vale a dire il difensore francese Samuel Umtiti.
Il suo rendimento in stagione la dice lunga sull'utilità di Umtiti in questo Barça: fino ad oggi tra Liga spagnola, Champions League e Copa del Rey è sceso in campo solamente una volta, lo scorso 12 dicembre contro l'Osasuna per giocare 90 minuti. A parte quell'unica presenza, nelle altre 26 partite tra campionato e Coppe ha rimediato 23 panchine e tre mancate convocazioni. E per questo nessuno si aspettava che il contratto del 28enne francese, in scadenza nel 2023, venisse addirittura prorogato di tre anni. In realtà nei giorni scorsi i media catalani hanno persino parlato di una rescissione consensuale del contratto per l‘ex Lione che, inserito nella lista dei cedibili dai blaugrana, non aveva attirato l'interesse di nessun club.
E oggi invece il Barcellona a sorpresa ne ufficializza il prolungamento di contratto annunciando contestualmente di esser riuscita, grazie proprio a questa operazione, a rientrare nei parametri del FFP e tesserare quindi Ferran Torres arrivato per circa 55 milioni di euro dal Manchester City.
È inevitabile che ciò abbia colto di sorpresa molte persone, ma andando ad analizzare più dettagliatamente il rinnovo di Samuel Umtiti si capisce come ciò rientri nella politica di riduzione dei costi intrapresa dalla gestione Joan Laporta e che proseguirà ancora a lungo: quello di Samuel Umtiti infatti dovrebbe essere solo il primo di una lunga serie di nuovi contratti che verranno firmati nelle prossime settimane anche da calciatori che al momento non sembrano rientrare nei piani dell'allenatore blaugrana. I dirigenti catalani infatti, come nel caso di Umtiti, propongono contratti con stipendi più bassi (di almeno il 10%) con però l'inserimento di clausole più vantaggiose per i giocatori. Questo infatti consente al Barça di abbassare il monte ingaggi della squadra e quindi di rispettare le regole di fair play finanziario della Liga.
Per quanto riguarda il rinnovo di Samuel Umtiti difatti il calciatore ha accettato di ridurre del 10% il proprio ingaggio in quanto in questo contratto appena firmato c'è una clausola rescissoria che gli permette di liberarsi a parametro zero qualora un club fosse interessato ad acquisirlo. Una soluzione meno drastica e dispendiosa della rescissione consensuale che consente ad entrambe le parti di guadagnarci.