L’ultimo dribbling di Kvaratskhelia è un effetto ottico inspiegabile: il piede diventa calamita
Khvicha Kvaratskhelia non smette mai di stupire. La Serie A è ormai abituata alle sue giocate strepitose, ai dribbling ubriacanti e ai gol da capogiro, ma il giovane georgiano trova sempre il modo di alzare ancora di più l'asticella e lasciare tutti a bocca aperta.
Il suo repertorio riserva ancora qualche piacevole sorpresa, come la magia vista in campo contro Cipro nella partita di qualificazioni ai prossimi Europei. Anche con la maglia della Georgia Kvara non perde il suo tocco magico: nonostante abbia chiuso questa finestra di impegni internazionali a secco di gol e assist a discapito dei 180 minuti disputati, la stella del Napoli ha saputo comunque regalare spettacolo.
Questa volta c'è una grande giocata da incorniciare. In una manciata di secondi l'avversario non capisce più nulla: Kvara si allunga il pallone, poi se lo riporta indietro sul piede quasi come se fosse attaccato a un filo invisibile che gli permette di controllarlo senza problemi, poi salta tre giocatori di Cipro prima di proseguire la sua azione personale.
Può apparire come un numero di puro illusionismo, eppure è tutto vero. A primo impatto sembra che Kvaratskhelia abbia della colla sullo scarpino che gli consente di restare attaccato al pallone, ma in realtà ha solo messo in mostra tutte le sue eccezionali capacità nel controllo della sfera e nel dribbling, caratteristiche che lo hanno portato a diventare il miglior giovane della scorsa Serie A.
La giocata è ipnotica e nessuno riesce a smettere di guardarla. Alla fine non gli è servita a fare gol, ma è un trionfo di estetica che esalta alla perfezione tutti i suoi punti di forza, qualsiasi sia la maglia che indossa. E, ancora più incredibile, il suo gioco di gambe arriva al culmine di una stagione dispendiosa, in cui ha vestito i panni del trascinatore per lo storico Scudetto del Napoli. Insomma, la stanchezza passa in secondo piano davanti a scene così che fanno quasi sembrare Kvara non umano.