L’ultimo desiderio di Paolo Rossi e il ricordo della moglie: “La cosa più dolorosa che ho vissuto”
Un anno senza Paolo Rossi. Pablito se n'è andato all'ospedale di Santa Maria alle Scotte di Siena all'età di 64 anni a causa di un tumore ai polmoni e a distanza di un anno ha parlato di quella notte Federica Cappelletti, moglie dell'ex calciatore, ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format "I Lunatici": "Tornando indietro di un anno, ripenso ad una notte devastante. È stata la cosa più dolorosa che ho vissuto in vita mia. In quel momento ho perso una delle ragioni vere della mia vita. Il mio amore, mio marito, il padre delle mie figlie. Troppo e tutto insieme. Ho scritto un libro, ‘Per sempre noi due, le nostre parole d'amore', scriverlo è stato un percorso difficilissimo, sono stati mesi di pianto, i ricordi faticavano a tornare alla mente, ho dovuto impiegare giornate intere, soprattutto mattinate, perché scrivevo quando le bambine non mi vedevano, ho pianto tanto. È stato un po' come una catarsi".
Paolo Rossi non ha mai voluto rendere pubblici i suoi problemi di salute: "Abbiamo scelto di non parlare della sua malattia fino all'ultimo momento. Volevamo che Paolo vivesse con serenità anche i momenti della malattia. Le terapie, i momenti più delicati. È stato faticoso mantenerla questa privacy, quando andavamo in ospedale, quando ci siamo trovati anche in ospedale nello stesso reparto di Alex Zanardi, quando ha avuto l'incidente. Ci siamo riusciti e Paolo è riuscito a vivere con la privacy che aveva chiesto".
Le migliaia di persone che gli hanno reso omaggio presso la camera ardente sul terreno dello stadio Romeo Menti di Vicenza e i ricordi che si sono susseguiti nel corso di quest'anno fanno capire quanto Paolo Rossi sia amato dall'Italia, calcistica e non. Nonostante la grande ammirazione da parte di molti, dopo la sua morte c'è stato un furto a casa di Paolo Rossi e la moglie ha parlato così di quel brutto episodio: "Per fortuna non hanno rubato i cimeli perché avevo provveduto a toglierli da casa. Hanno portato via una cosa preziosa per Paolo, l'orologio che ha indossato negli ultimi tempi. Questo mi ha fatto male, non per il valore, ma per quello che significava. Una cosa del genere si vive male. Quando ti arriva una notizia del genere ti senti comunque violato. Non avevo neanche la forza di reagire. E' stato dolore nel dolore. Novità nelle indagini? Qualcosa, ma io non sono molto fiduciosa, perché purtroppo quando ci sono queste cose all'inizio c'è sempre tanto interesse, poi però…".
L'uomo simbolo della vittoria della Coppa del Mondo del 1982 in Spagna era molto legato alla sua famiglia e quando ha capito che la situazione era irrecuperabile ha espresso il suo ultimo desiderio alla moglie: "Se lui sapeva che se ne sarebbe andato? Aveva sicuramente capito, alla fine. Fino a qualche giorno prima della sua scomparsa c'era ancora speranza. Poi improvvisamente un medico mi ha detto che non c'era più niente da fare. Io non l'ho detto a Paolo, ma lui aveva capito. C'erano state delle avvisaglie, poi lo vedi quando il fisico inizia a sgretolarsi, a perdere dei pezzi. Però è rimasto sempre consapevole. Abbiamo parlato tanto, mi ha detto cose importanti, mi ha chiesto di fare cose. Il suo ultimo desiderio? A lui dispiaceva molto l'idea di non veder crescere le bambine. Aveva questo grande dolore. Mi ha chiesto di regalare loro ogni compleanno le rose, in base agli anni. Per restargli sempre accanto".
Infine Federica Ceppelletti si è espressa sulla possibilità che venga intitolato lo stadio Olimpico di Roma a Paolo Rossi: "La volontà c'è. Per noi famiglia è un grande desiderio. Sarebbe bello intitolare a Paolo qualcosa che lo rappresenti davvero. Speriamo che ci si possa riuscire".