L’ultimo abbraccio a Totò Schillaci: lunga fila a Palermo per salutarlo, Sasà Salvaggio in lacrime
“Le tue notti magiche non verranno mai dimenticate” è questo il sentimento di amici, tifosi e italiani che accompagna la notizia della morte prematura di Totò Schillaci. Ma è anche la frase che gli Ultras palermitani hanno scritto in uno striscione appeso davanti lo stadio Renzo Barbera di Palermo, dove da oggi è stata allestita e aperta la camera ardente del noto calciatore italiano.
“Un palermitano umile, nato e cresciuto in un semplice quartiere e che pian piano ha cavalcato il grande calcio mondiale – dice uno dei presenti – portando Palermo e i siciliani sul tetto del mondo in un periodo come gli anni '90 dove noi palermitani stavamo vivendo un periodo molto triste”.
"I palermitani devono correre a dare l'ultimo saluto. I mondiali del 1990 sono stati momenti di aggregazione, di affetto, di gioia", spiega Francesco Benigno, attore che con Schillaci ha militato nelle file della Nazionale attori. "È la testimonianza di un riscatto. Perché nel benessere chiunque magari può arrivare facilmente. Ma chi viene da una situazione di vita difficile, arriva a vincere quasi un mondiale…io direi che è giusto che ci si inchini a questo grande uomo, umile, sempre pronto ad aiutare il prossimo".
Sono migliaia le persone accorse allo stadio di Palermo per dare l’ultimo saluto a Schillaci. All'interno della camera ardente c'è la famiglia con la moglie e la sua ex moglie, circa trenta parenti e amici stretti che però hanno chiesto di poter vivere questo momento lontano dalle telecamere e dai cronisti. All'interno non è consentito fare fotografie, neanche ai cittadini presenti.
All'esterno in tanti lo ricordano. Tutti, soprattutto nel mondo del calcio lo ricordano. “Ci eravamo sentiti un mese fa – dice il noto attore e personaggio televisivo palermitano Sasà Salvaggio – e ci eravamo ripromessi che alla sua ripresa saremmo andati a New York insieme ed invece non ci siamo riusciti”. Ad interrompere il ricordo di Salvaggio sono delle lacrime di commozione, le stesse che accomunano i tanti palermitani presenti e non solo.