L’ultima umiliazione per il Barcellona, un video è sconfortante: “Dipendiamo da questi…”
Xavi ha convocato la squadra diverse ore prima rispetto al programma abituale delle partite di Champions League. Col Bayern Monaco si gioca alle 21:00 ma i blaugrana (tutti) si ritroveranno al Camp Nou con largo anticipo. Assisteranno assieme alla gara dell'Inter che a San Siro (ore 18:45) ospita il Viktoria Plzen e ha a disposizione ‘un tiro a porta vuota' per chiudere il discorso qualificazione già alla quinta giornata, così da trasformare la trasferta all'Allianz Stadium in un viaggio senza particolari patemi.
Una ‘gufata' di gruppo nella speranza che la formazione della Repubblica Ceca (a zero punti) faccia il miracolo al Meazza e lasci al Barça ancora uno spiraglio per tentare il ribaltone clamoroso e agganciare la seconda posizione per qualificarsi agli ottavi di Champions, evitando di scivolare in Europa League ancora una volta. Un brutto colpo per l'immagine e le finanze del club.
Al rituale voluto dal tecnico s'è aggiunto lo stesso escamotage adottato contro l'Inter: maglie, sciarpe e quant'altro renda riconoscibile i tifosi tedeschi potrà essere indossato ed esibito solo nel settore riservato agli ospiti, in tutti gli altri non potranno esservi sfumature differenti dalle insegne del club catalano. Ci si aggrappa a tutto per scongiurare quello che tutti temono.
Il presentimento che l'esito del match di Milano sia già scritto è un tarlo nel cervello, una vocina che rimbomba dentro, la consapevolezza di aver gettato tutto alle ortiche. In gergo si chiama ‘biscotto' considerata la posta in palio: Viktoria senza motivazioni, nerazzurri decisi a chiudere in fretta la pratica e blindare il risultato con tanti saluti agli spagnoli.
I numeri espressi dalla classifica non lasciano alternative: in Catalogna possono solo augurarsi che la squadra di Simone Inzaghi rovini tutto in 180 minuti incappando in due sconfitte sanguinose, sia questa sera sia a Monaco di Baviera, e contestualmente che il Barça faccia filotto di successi così da salire a quota 10. In teoria tutto è opinabile poi la realtà del rettangolo verde suggerisce altro. E le deduzioni sono deprimenti.
Nelle ultime ore c'è una breve sequenza videoclip che è stata presa come un triste presagio dai tifosi blaugrana. Fa riferimenti all'atteggiamento dei calciatori del Viktoria Plzen durante l'esecuzione dell'inno della Champions.
L'assoluta rilassatezza che li spinge a strizzare l'occhio, a salutare e sorridere anche nell'immediata vigilia di una gara di coppa importante toglie il sonno ed è l'icona dello sconforto: "Dipendiamo da questi… meglio se perdiamo ogni speranza", è il commento più gettonato di uno dei sostenitori tanto da finire sulla copertina online del giornale spagnolo As. È l'ultima umiliazione per il Barcellona che non è più artefice del proprio destino: la Champions non è più casa sua, l'Europa League sta diventando una scomoda abitudine.
