L’ultima stravagante scusa di Mazzarri: “Ci siamo fermati perché si è fatto male l’arbitro”
Il Cagliari torna da Empoli con un pareggio che muove la classifica e fa morale, perché conquistato in rimonta, contro un ottimo avversario, su un campo difficile per tanti. Walter Mazzarri è tutto sommato soddisfatto al termine dell'incontro, quando si presenta ai microfoni di DAZN per la consueta analisi post-partita. Il tecnico livornese, come spesso accade, si concentra sul bicchiere mezzo vuoto e ripensa a cosa non è funzionato o è mancato per centrare l'obiettivo grosso dei tre punti.
Tra le recriminazioni del post-partita, anche quanto successo nella prima parte di gara, in seguito all'inconsueto infortunio dell'arbitro Dionisiinfortunio dell'arbitro Dionisi, costretto a lasciare il campo al quarto uomo Marini in seguito ad un problema al polpaccio. Uno dei momenti attorno a cui è girata la gara, secondo il punto di vista di Mazzarri: "Siamo partiti bene – ha spiegato a DAZN – fino a quando, per assurdo, si è fatto male l’arbitro e c’è stato quel break. Da lì non siamo ripartiti e l’Empoli ci ha iniziato a creare problemi. Poi anche l’infortunio di Lovato ci ha scombussolato, abbiamo perso distanze e concetti e mi sono arrabbiato".
A cavallo tra le due frazioni di gara, però, Mazzarri ha messo tutto a posto. E si è vista un'altra partita, in particolare dopo le sostituzioni che hanno cambiato il volto del Cagliari, creando i presupposti per la rimonta: "Nel secondo tempo è stato un monologo nostro, soprattutto dal momento in cui ho fatto i cambi. Avremmo meritato la vittoria perché abbiamo davvero dominato. In un campo così difficile comunque un pareggio va bene, anche per come abbiamo reagito nel secondo tempo, da squadra vera".
E da squadra vera il Cagliari sta confezionando una salvezza che oggi sembra decisamente alla portata, a differenza di un paio di mesi fa. I rossoblu hanno messo assieme 11 punti sui 18 disponibili nelle ultime sei partite e hanno cambiato volto alla propria classifica, mettendosi momentaneamente al quartultimo posto. Ci sarà ancora da lottare, ma i presupposti, oggi, sono quelli giusti.