L’ultima diavoleria inventata dalla FIFA ai Mondiali in Qatar: ingegnosa e deprimente
La tecnologia con il passare degli anni ha fatto il suo ingresso in modo sempre più massiccio anche nello sport e nel calcio. Basti pensare alla Goal Line Technology prima e al Var poi, strumenti finalizzati ad aiutare gli arbitri e cercare di ridurre (impresa difficile) le polemiche. Si è pensato poi anche ai tifosi, con l'obiettivo di metterli nelle condizioni di ricevere informazioni sempre più dettagliate sulle partite, e in tempo reale. Un esempio? Quanto sta accadendo ai Mondiali in Qatar.
I tifosi presenti sugli spalti degli stadi che stanno ospitando i match del torneo iridato, possono sfruttare l'app ufficiale della FIFA, FIFA+. Questa applicazione oltre a mettere a disposizione degli utenti, contenuti, un ampio archivio con tanto di video, replay e un'enorme mole di dati, utilizzabili in qualsiasi momento, permette di vivere l'esperienza della visione dei match dal vivo in modo unico.
Attraverso la "Stadium Experience" infatti l'applicazione FIFA+ consente a chi ne è in possesso sui propri dispositivi portatili di sfruttare una serie di servizi. Basta essere in uno degli stadi dei Mondiali durante uno dei match e abilitare i propri servizi di localizzazione con l'app. A quel punto si può accedere su tutta una serie di funzionalità, sfruttabili grazie alla realtà aumentata, sulla sfida. Disponibili in tempo reale, replay, video, le azioni VAR, e le statistiche in tempo reale, con tanto di approfondimenti sulla partita e su tutti i calciatori.
Non tutti erano a conoscenza di questa possibilità, che è diventata molto popolare dopo un particolare video pubblicato su TikTok da un tifoso durante la partita della fase a gironi ta USA e Iran del 30 novembre scorso. Nello stesso, l'utente sfrutta le potenzialità dell'app FIFA+ direttamente dagli spalti, dimostrandone il funzionamento. Riprendendo attraverso il suo smartphone la partita, il tifoso effettua una scansione del terreno di gioco, ed ecco che si apre una schermata sulla partita.
Facendo clic su ogni giocatore, appaiono nomi, dati, e statistiche chiave. Addirittura si può vedere la velocità con cui corrono in tempo reale. E infatti ecco che da calciatore a calciatore si passa da chi si muove a 20 miglia orarie, a chi a 12 miglia orarie, con grande precisione. Nessun problema per quest'app che sembra ben fatta e perfettamente funzionante, con la possibilità dunque per ogni tifoso di riconoscere meglio i giocatori anche da molto lontano.
Un'esperienza di realtà aumentata riservata esclusivamente a chi è sugli spalti durante la partita, e che nei piani della FIFA serve per spingere tifosi e appassionati ad un approccio più analitico al calcio. Con la possibilità tra l'altro di vedere quello che accade in campo attraverso il proprio smartphone, in streaming, utilizzando diverse telecamere che l'utente può cambiare comodamente.
Ma il punto è proprio questo: non si rischia così di esagerare? D'altronde il bello dell'assistere alle partite dal vivo allo stadio, è quello di respirare appieno l'atmosfera dell'incontro concentrandosi su quello che accade in campo e inevitabilmente sugli spalti. E invece in questo modo ci si ritrova ad assistere ad un confronto attraverso il cellulare, come si farebbe magari se non si avesse la possibilità di essere presenti nell'impianto. Una nuova esperienza di visione dunque della partita e un salto nel futuro, ma che potrebbe raffreddare le emozioni tipiche degli eventi live. Contraddizioni delle tecnologia, una trovata ingegnosa, ma deprimente.