“Lukaku vittima di abusi razzisti, la Juve si scusi”: figuraccia internazionale del calcio italiano
Insulti razzisti, ululati, buuu intollerabili. Dietro l'esultanza di Romelu Lukaku, che ha urlato in faccia al pubblico juventino tutta la propria rabbia dopo il gol del pareggio segnato su rigore al 94°, non ci sono solo furore agonistico e adrenalina che esplode all'improvviso.
La semifinale di andata di Coppa Italia sul campo è finita 1-1 ma a caratterizzare la scena sono sia quel post-gara furente per la maxi-rissa che s'è scatenata per il battibecco tra Cuadrado e Handanovic sia per quegli slogan d'intolleranza di fronte ai quali il belga ha reagito urlando "muto! muto!", rivolgendosi verso quella fetta di pubblico che gli ha vomitato addosso le offese più volgari, e poi mimando le sue parole portando l'indice davanti al naso.
L'arbitro Massa non lo ha perdonato ma non è stato un eccesso di zelo: ha solo applicato il regolamento che alla norma 12 spiega perché certi atteggiamenti dei calciatori dopo un gol vanno censurati e puniti con provvedimenti disciplinari. La seconda ammonizione (il belga aveva preso un giallo per un fallo pericoloso su Gatti) gli costa l'espulsione e la squalifica.
A San Siro per il match di ritorno l'ex Chelsea non ci sarà, a meno che l'Inter non riesca a dimostrare che se il giocatore ha avuto quello scatto di nervi è stato a causa è stato solo per le offese che lo hanno profondamente scosso. Inzaghi ha già lasciato filtrare qualcosa del genere parlando in conferma di immagini e di cose che si sono percepite dal campo ma per adesso – dopo quel parapiglia provocato anche dal gesto di Lukaku – ogni ipotesi al riguardo appare azzardata.
Qualcosa già si muove, Roc Nation Sports International è la società che cura l'immagine dell'attaccante nerazzurro. Il presidente, Michael Yormark, ha emesso un comunicato nel quale definisce il proprio assistito come una "Vittima di disgustosi abusi a sfondo razziale", invoca le scuse da parte della Juventus per il comportamento dei suoi tifosi, chiama in causa i vertici del calcio italiano, tende a ridimensionare (e a spiegare) la portata di quella celebrazione facendone riferimento al significato intrinseco.
L'incipit chiarisce subito il senso della nota ufficiale: il riferimento ai cori razzisti viene sottolineato usando parole molto forti raccontando quegli atteggiamenti come spregevoli e intollerabili.
"Le offese razziste subite queste sera da Lukaku da parte dei tifosi della Juventus a Torino sono state assolutamente spregevoli e sono inaccettabili. Romelu ha segnato un rigore in pienorecupero. Prima, durante e dopo l'esecuzione del rigore gli sono stato rivolti espressioni razziste, ostili e disgustose".
"Romelu ha festeggiato il gol nello stesso modo in cui ha fatto in altre occasioni precedenti. La risposta dell'arbitro è stata quella di ammonirlo. Romelu merita le scuse della Juventus e mi aspetto che la Lega condanni il comportamento di questo gruppo di tifosi juventini".
"Le autorità italiane devono sfruttare questa opportunità per affrontare il razzismo, piuttosto che punire la vittima dell'abuso. Sono certo che il mondo del calcio condivide lo stesso sentimento".