Lukaku rivive i momenti del malore di Eriksen: “Durante la riunione tecnica ho iniziato a piangere”
Romelu Lukaku torna in Italia poche settimane dopo averla salutata. L'ex centravanti dell'Inter sarà di scena con il Belgio nella Final Four della UEFA Nations League e dopo la delusione dell'eliminazione ai quarti di finale di EURO 2020, per mano dell'Italia, proverà a guidare la sua nazionale alla vittoria finale.
Big Rom si presenta alla semifinale contro la Francia di giovedì come il miglior marcatore di tutti i tempi della sua nazionale e dopo aver superato la soglia delle 100 presenze con la maglia di Diavoli Rossi ma vuole lasciare un segno tangibile nella storia della sua selezione e vincere un trofeo: "Non ho iniziato subito a segnare in nazionale. Mi ci è voluto un po' di tempo. Ma una volta che mi sono ambientato, sapevo che sarei riuscito a segnare e che i miei compagni mi avrebbero messo in condizione di farlo. Poi anche tutti gli altri hanno iniziato a fare gol, non solo io: Eden [Hazard], Kevin [De Bruyne], Dries [Mertens]. Questo aspetto mi ha fatto capire che in attacco abbiamo grandissima qualità. Per me è stato come andare al parco giochi: giocare e segnare! Poi ho smesso di contare e sono arrivate ugualmente vittorie e risultati importanti. Odio perdere, ma detesto anche quando segno ma perdiamo la partita. Sono felice di tutte queste vittorie che abbiamo ottenuto negli anni ma alla fine ciò che più desideri è sollevare una coppa. Questa è la mia più grande motivazione".
Il centravanti belga sembra una roccia, ma soffre come tutti e in un'intervista a UEFA.com ha raccontato come ha vissuto uno dei momenti più difficili degli ultimi tempi, ovvero il malore del suo amico Christian Eriksen durante gli Europei: "Contro la Russia è stata davvero dura. [Quando giocavo all'Inter] ho passato più tempo con Christian che con mia madre, mio figlio, [o] mio fratello perché in Italia con gli allenamenti passi praticamente tutto il giorno al club. La sua stanza era accanto alla mia, giocava a Call of Duty o altro. Ho sentito la notizia [del suo malore] durante la riunione e ho iniziato a piangere. Non facevo altro che pensare a lui".
Il 12 giugno 2021 è una data che resterà nella memoria di molti per quanto accaduto al calciatore dell'Inter e della nazionale danese. Oltre al comportamento tenuto dai suoi compagni di nazionale, in tanti hanno mostrato grande affetto per il danese e Big Rom ha ricordato così quei momenti prima della gara della Gazprom Arena contro la Russia: "Sulla strada verso lo stadio di San Pietroburgo avevo bisogno di qualcosa [per tirarmi su], così ho deciso di giocare per lui durante tutto il torneo. Volevo mostrargli in qualche modo la mia vicinanza. Gli ho anche mandato un messaggio e sono stato felice che mi abbia risposto".