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Lukaku neutralizzato dalla Juve, Allegri l’ha studiata bene: sul belga c’era un ‘agente segreto’

La Juve si porta a casa una preziosissima vittoria contro il Chelsea nel secondo match del girone di Champions League ed è ora a punteggio pieno con 6 punti. Un successo costruito a tavolino da Massimiliano Allegri, dando scacco matto sul piano tattico a Thomas Tuchel: decisiva una mossa su Lukaku.
A cura di Paolo Fiorenza
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Sarà stata un po' la paura, un po' il suo passato da trascinatore dell'Inter scudettata, fatto sta che il pubblico dell'Allianz Stadium mercoledì sera ha sonoramente fischiato Romelu Lukaku ad ogni suo tocco di palla in Juventus-Chelsea. Dal canto suo, il 28enne attaccante belga non è riuscito a lasciare il segno nel secondo match del girone H di Champions League, vinto dai bianconeri per 1-0. Peraltro non solo per colpa sua, come fanno notare da Oltremanica, dove accusano Tuchel di non aver supportato adeguatamente il bomber fiore all'occhiello dei Blues.

Contro la Juve Lukaku ha toccato la palla solo 28 volte, ancora meno nella sconfitta contro il Manchester City di sabato scorso, quando i suoi tocchi erano stati 21. Non esattamente il modo migliore di coinvolgere il giocatore pagato a peso d'oro nell'ultima sessione di mercato. "Sono venuti in Italia e hanno lasciato la loro Ferrari in garage", scrive l'editorialista del Telegraph. Un'accusa neanche tanto velata a Tuchel, che ha perso nettamente il confronto tattico con Massimiliano Allegri.

La Juventus ha volutamente concesso al Chelsea campo e possesso palla, abbassando parecchio il proprio baricentro per poi ripartire in maniera sempre pericolosa. Lukaku è finito imbrigliato tra le spire della coppia centrale bianconera formata dagli implacabili Bonucci e De Ligt, ma la mossa decisiva di Allegri è stata un'altra. Il tecnico livornese ha sacrificato un altro giocatore per chiudere la gabbia intorno al gigante di Anversa, come ha poi spiegato nel dopo partita: "Locatelli oggi è stato bravissimo a schermare Lukaku".

Un lavoro preziosissimo, quello del 23enne centrocampista appena arrivato dal Sassuolo: l'azzurro campione d'Europa a fine partita ha fatto registrare soltanto 24 passaggi, ma il suo lavoro sulle linee di manovra avversarie è stato il primo mattone su cui Allegri ha costruito la vittoria della Juve. Una bella iniezione di fiducia che lancia i bianconeri in vetta al girone della Champions con 6 punti dopo le prime due partite: esattamente quello che ci voleva per potersi dedicare alla rimonta in campionato.

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