Lukaku mollato dalla Juve tenta la mossa disperata con l’Inter ma va male: resta solo una squadra
La telenovela di calciomercato attorno a Romelu Lukaku sta per terminare con un finale che rappresenta tutt'altro che un lieto fine per il gigante belga, il cui futuro appare segnato sulla strada in direzione dell'Arabia Saudita. Lontano dall'Inter, lontanissimo dal Chelsea, mai vicino realmente alla Juventus. Il futuro dunque, si tinge d'Oriente anche se la volontà del giocatore sarebbe di restare ancora per un po' nel calcio che conta, ma la gestione pessima ha complicato tutto senza lasciare più valide alternative.
L'Inter, e non è un mistero, ci ha creduto da sempre nel riscatto di Romelu Lukaku, l'attaccante che si era promesso ai nerazzurri e che pubblicamente non aveva mai celato l'intenzione di proseguire a Milano un amore nato sui banchi di Appiano durante i primi insegnamenti di Antonio Conte. A tal punto che si era dato disponibile alla riduzione del proprio onorario, venendo incontro alle esigenze economiche nerazzurre, rifiutando più e più volte il rientro a Londra, prima a parole poi nei fatti non presentandosi al primo appuntamento con il ritiro estivo dei Blues.
Una storia d'amore e di passione, in cui s'erano identificati per primi i tifosi nerazzurri, perdonando un primo addio di Lukaku, andato a Londra senza indugio mentre l'Inter incassava 100 milioni. Lo costrinsero ad un veloce ‘Purgatorio', poi conclusosi con le successive dichiarazioni al miele di Lukaku e la dedizione alla causa interista malgrado una stagione costellata da infortuni e difficoltà. Tutto stava portando all'ultimo atto: il forcing di un'Inter intenzionata a non mollare il giocatore e il giocatore intenzionato a non mollare l'Inter. Poi, l'incredibile retroscena di mercato.
Mentre tutti assaporavano uno scenario che appariva più che scontato, con il Chelsea alle corde e un Lukaku definitivamente in nerazzurro, è arrivata la oramai famosa telefonata dell'Inter al giocatore con cui, in dieci minuti, lo si informava della chiusura definitiva della trattativa per trattenerlo a Milano. Lo sgarbo dietro le quinte dell'agenzia che ne cura le relazioni professionali non è stata gradita ai nerazzurri e con la conferma di una sottotraccia che portava direttamente alla Juventus, si è clamorosamente fermato tutto. Trasformando il nuovo idillio con i tifosi della Beneamata in un nuovo sentimento di rifiuto, definitivo. Anche perché, ricostruendo le trame, il flirt coi bianconeri non era stato per nulla estemporaneo ma covava sotto la cenere sin dai tempi della finale di Istanbul.
Conferme, smentite, spiegazioni. Persino l'ultima mossa disperata da parte di Lukaku nel tentativo di ricucire con l'Inter, andata in frantumi per l'ultimo (e definitivo) "no" arrivato direttamente da Steven Zhang. Il belga ha provato a tornare sui propri passi, a spiegare le proprie ragioni, a riconfermare fedeltà ai nerazzurri. Oramai tradita: nulla dunque è valso per far tornare indietro l'Inter dalle proprie intenzioni. Con l'aggiunta di un'altra triste realtà per Lukaku: l'interesse della Juve è rimasto esclusivamente tra le voci di mercato, senza alcuna offerta formale da Torino.
E' vero che Max Allegri gradisce il giocatore e anche che il tecnico dei bianconeri l'abbia indicato quale perfetto elemento per il proprio attacco ma davanti alle difficoltà di gestire la situazione, il club bianconero sembra essersi fatto da parte. Tre i principali ingolfi che stanno facendo desistere Giuntoli: la piazza ha già mostrato fastidio all'idea di vedere l'ex rivale nerazzurro vestire la maglia juventina soprattutto a seguito di reiterate dichiarazioni mai smentite ("Non andrò mai alla Juventus"); il costo dell'ingaggio con un Lukaku che veleggia sugli 11 milioni (è quello che percepisce da Londra) più il prezzo del cartellino stabilito dai Blues, di 40 milioni; le priorità di mercato bianconere che sul fronte uscite (Bonucci, Arthur, McKennie, ma anche Vlahovic e Chiesa) sta lavorando assiduamente.
Dove finirà adesso Lukaku? Al momento è a tutti gli effetti ancora un giocatore del Chelsea e come destinazione naturale, nolente o volente, Londra lo attende. Il club non lo considera un giocatore utilizzabile, l'ha messo sul mercato e dovesse restare la attuale situazione, il belga rientrerebbe nella lista degli indesiderati che proseguirebbero la stagione a parte, tra gli esuberi. Sullo sfondo, c'è però anche l'Arabia, tornata a bussare alla porta del belga: l'offerta dell’Al Hilal sarebbe molto allettante e si tratterebbe di 40 milioni di euro a stagione per due anni di contratto. Non è la priorità né la meta gradita a Big Rom ma c'è tutto per potersi comunque consolare abbondantemente.