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Lukaku, la confessione sulla finale di Europa League: “È stato tremendo, 4-5 giorni per superarlo”

Romelu Lukaku è stato protagonista assoluto della scorsa stagione dell’Inter e nonostante sia stato premiato come miglior giocatore della passata Europa League non ha superato facilmente la sconfitta in finale con il Siviglia e l’autogol decisivo. Big Rom si è confidato all’emittente tv belga Vtm: “È stato tremendo per me: ho pensato, ‘fan…o questo’. Mi ci sono voluti quattro o cinque giorni per superarlo”.
A cura di Vito Lamorte
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Romelu Lukaku è uno dei simboli dell'Inter targata Antonio Conte. Il centravanti belga è stato il trascinatore della squadra nerazzurra al secondo posto nella scorsa Serie A ed è stato protagonista della cavalcata in Europa League, conclusasi con la sconfitta in finale contro il Siviglia. Di quel match Big Rom è stato protagonista in positivo e in negativo, perché dopo aver portato in vantaggio la sua squadra all'inizio del match poi ha sciupato il colpo del KO ed è stato protagonista di una sfortunata autorete. Nonostante ciò, qualche giorno il numero 9 dell'Inter è stato premiato come miglior giocatore della scorsa edizione dell'EL ma non ha ancora mandato giù quello che è successo a Colonia e lo ha confessato all'emittente tv belga Vtm"Non potevo, era troppo per me. Ho sempre avuto quei momenti in cui devo dire semplicemente di no. Supercoppe, Scudetto perso di un punto (con l’Inter in questa stagione, ndr), semifinale dei Mondiali con il Belgio. È stato tremendo per me: ho pensato, ‘fan…o questo'. Avevo dato tanto per quell’obiettivo, poi non l'ho ottenuto. Mi ci sono voluti quattro o cinque giorni per superarlo". 

L'attaccante belga ha parlato della scelta di venire in Italia e di accettare il progetto nerazzurro con Antonio Conte alla guida: "L'Italia è adatta al mio stile. Se l'avessi saputo prima, sarei arrivato prima. Conte? All'Inter giochiamo con due attaccanti. Quando gioco dalla sua parte si fa sentire, ma io e il mister andiamo d’accordo. Siamo più o meno simili: anche io, come lui, odio perdere".

Infine Lukaku ha parlato del suo rapporto con Henry, assistente della nazionale belga dal 2016-2018, e di come questo confronto lo ha aiutato nella sua crescita professionale: "Parlo spesso con Thierry Henry. Molto spesso. In realtà è il mio mentore. Mi ha dato la spinta per essere poi paragonato con gli altri attaccanti in Europa".

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