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Lukaku irriconoscibile nel Chelsea, non riesce più a segnare: “È mentalmente stanco”

Romelu Lukaku dopo un avvio di stagione scoppettiante nella sua seconda avventura al Chelsea, si è fermato. L’ex Inter non riesce a trovare la via del gol da sei partite consecutive, e preoccupa il suo mister Tuchel. Quest’ultimo alla vigilia della Champions contro il Malmo ha parlato delle sue condizioni.
A cura di Marco Beltrami
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Cosa succede a Romelu Lukaku? I tifosi del Chelsea sono preoccupati per la mini-crisi del centravanti belga, protagonista di una striscia di 6 partite senza gol. Il bomber arrivato nella scorsa estate per 115 milioni si era ripresentato al popolo Blues con 4 gol in altrettante partite. Poi però qualcosa si è rotto ed è iniziato un periodo di digiuno, interrotto solo dalla marcatura nella semifinale di Nations League persa contro la Francia. Alla vigilia della sfida di Champions contro il Malmo, valida per lo stesso girone della Juventus, l'allenatore del Chelsea Thomas Tuchel ha provato a spiegare i motivi del periodo no di Lukaku.

Nella sua ultima uscita contro il Brentford, il manager tedesco ha deciso di sostituire Romelu al minuto 77′ anche per non sottoporlo ad ulteriori fatiche dopo l'affaticamento muscolare accusato in nazionale. La sesta partita di fila al Chelsea senza gol (compresa quella contro i bianconeri in Champions) ha fatto suonare il campanello d'allarme. Il suo problema potrebbero essere proprio le tantissime partite giocate, senza sosta dall'ex Inter definito da Tuchel "mentalmente stanco". 

Pesando sulle sue condizioni le tre partite già giocate con il Belgio che si vanno a sommare alle sette della fine della scorsa stagione. Troppo anche per un giocatore con un fisico eccezionale come Lukaku: "In questo momento sento che Romelu è un po' al limite, penso che abbia giocato troppe partite con la nazionale. È un atleta fantastico e un ragazzo così competitivo, vuole sempre arrivare fino in fondo e vincere titoli. So quanto voleva avere buoni risultati agli Europei e poi nella Nations".

Allo stress fisico per le tante partite per Tuchel, bisogna sommare anche la delusione e frustrazione per un Belgio che in entrambe le competizioni continentali non è riuscito ad arrivare fino in fondo: "Significa molto per lui rappresentare il suo Paese. Se le cose non vanno bene, si prende sempre la responsabilità sulle spalle, ci pensa su e riflette. Sento che è un po' stanco mentalmente. Ora è difficile capire se gli convenga fermarsi o giocare".

La preoccupazione di Tuchel però non riguarda solo Lukaku, ma anche altri nazionali. Tra questi anche Jorginho, perno dell'Italia campione d'Europa e terza nella Nations League di Roberto Mancini: "Stesso discorso per Mount e Jorginho. Hanno un grande peso da portare per i loro Paesi. Adorano farlo, ma se giochi 1000 partite all'anno può risultare pesante".

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